Il primo è un film del regista Guillermo Del Toro del 2006, il secondo è un romanzo di Stephen R. Donaldson del 1978, primo volume della trilogia Le Cronache di Thomas Covenant l’Incredulo. Il labirinto del fauno ha come protagonista una bambina, Ofelia; La conquista dello scettro un adulto, Thomas Covenant. In entrambe le opere è presente l’elemento fantastico, ma se in Il labirinto del fauno la bambina crede fortemente in ciò che vede e vive, in La conquista dello scettro Covenant ritiene che la Landa, il mondo in cui è finito dopo un incidente, sia un’invenzione della sua mente, un sogno che sta facendo mentre è incosciente (non per niente viene soprannominato l’Incredulo).
Se ci si sofferma su questi punti, le due opere sono molto diverse per storia e ambientazione. Ma se si va oltre la superficie, ci si accorge che hanno elementi in comune.
Questo è l’inizio dell’articolo Immaginazione e fantasia come difesa dagli orrori del mondo pubblicato su Letture Fantastiche: prendendo spunto da queste due opere (ma non solo queste) ho voluto mostrare come l’immaginazione e la fantasia possono essere una difesa contro gli orrori del mondo. Questo non significa rifugiarsi nel mondo dei sogni per sfuggire alla realtà e non affrontarla, ma avere un mezzo per mantenere la propria integrità e sanità mentale.
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