Benjamin sentì un naso strofinarsi contro la sua spalla. Guardò. Era Berta. I suoi vecchi occhi erano più appannati che mai. Senza dir nulla, lo tirò gentilmente per la criniera e lo portò nel grande granaio ove erano scritti i Sette Comandamenti. Per qualche istante ristette fissando la parete scura e le lettere bianche.
«La mia vista si indebolisce» disse infine. «Anche quando ero giovane non riuscivo a leggere ciò che era scritto qui. Ma mi pare che la parete abbia un altro aspetto. I Sette Comandamenti sono gli stessi di prima Benjamin?»
Per una volta Benjamin consentì a rompere la sua regola e lesse ciò che era scritto sul muro. Non vi era scritto più nulla, fuorché un unico comandamento. Diceva:
TUTTI GLI ANIMALI SONO EGUALI
MA ALCUNI ANIMALI SONO PIÙ EGUALI DEGLI ALTRI
George Orwell, La Fattoria degli animali
Confrontare questo brano con l’attuale situazione poltica in Italia e ci si accorgerà che la fantasia non è diversa dalla realtà, ho solo un modo differente di mostrare la verità. Il cambaire sempre le carte in tavola, i tentativi di modificare leggi, regole, costituzione, giustizia a favore di chi è al governo sono la dimostrazione che in questo paese non si è tutti uguali: ognuno ha il proprio Napoleon.
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