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Difendere Ciò che E' Importante

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E’ nella natura dell’uomo accorgersi di ciò che è veramente importante quando ormai è andato perduto.
Questa è una delle realtà presenti nella vita di ogni individuo. Presi da corse frenetiche, incentrati sul possedere il superfluo, sul raggiungere posizioni di prestigio, conquistare un posto nella società, non ci si sofferma a pensare al prezzo che tali scelte possono avere: sentimenti, libertà, dignità, diritti.
E’ quello che accade in ogni epoca, in ogni società: l’individuo sacrifica quanto ha di più grande ed elevato per adattarsi al sistema. Un sistema che le azioni dei signoli hanno permesso di crescere e divenire potente. E che nonostante i danni perpetrati si continua a permettere d’agire. La triste realtà è che a molti va bene così, si lasciano andare male le cose per inerzia, convinti che i risvolti non arrivino a toccarli, perchè “tanto capita agli altri”.
Questa è mancanza di volontà: non si vogliono che le cose cambino, anche se va sempre peggio.
Molti si lamentano dell’operato del governo italiano, ma solo a parole, perché nei fatti pochi fanno qualcosa per mutare la situazione. Il grosso della massa lascia fare e non si rende conto che lo scopo delle azioni di chi governa è togliere diritti e libertà alle persone, in modo da avere un potere sempre maggiore su di loro (questo per fare solo un esempio: si potrebbe parlare della situazione lavorativa e di come coloro che si considerano imprenditori speculino e s’approfittino della situazione di crisi, togliendo sempre di più ai lavoratori).
Il non fare, il lasciare andare, come già dimostrato dalla storia, porta misfatti che iniziano sempre dalle piccole cose e che non bisogna lasciar correre. Essere comprensivi non significa essere remissivi, essere disponibili all’ascolto non vuol dire dare carta bianca agli altri: chissà perché non voler usare la forza (che non significa non saperla usare), non alzare i toni, viene visto come debolezza. Un errato pensiero comune, come succede con la credenza generale che se un individuo si considera appartenente alla religione cristiana, allora deve essere sempre servile, accettare qualsiasi cosa senza protestare o ribellarsi, come un animale da soma che va guidato e sfruttato da altri (l’insegnamento cristiano trasmette valori ben diversi da questi, ma pochi arrivano a conoscere questo messaggio, poiché è più comodo per molti, specie per i potenti, che sia considerato in questa maniera).
Bisogna opporsi a quanto c’è di sbagliato, bisogna giudicarlo e fermarlo.
Episodi come il voler togliere dagli scaffali i libri di Saviano non devono essere fatti passare, sono un colpo al diritto di parola ed espressione, alla libertà, alla dignità. Stessa cosa per la vicenda della lista nera dei libri da censurare ben documentata sul sito di Loredana Lipperini .
Fortunatamente ci sono persone che si stanno opponendo, creando un movimento di protesta che sensibilizzi la gente sulla questione, rendendo noto quanto sta succedendo.
Sempre, sempre occorre difendere ciò che è importante, perché quanto c’è di prezioso non vada rovinato e perduto.

Su un piedistallo, con un’altezza di quattro piedi, si ergeva la figura marmorea di St. Gjanallar, con il consueto scudo raffigurato sotto i piedi e la mazza assicurata alla cintura; il primo fra i Messaggeri a impugnare le armi per difendere la causa.
Una storia la sua che non aveva nulla da invidiare ai sogni più gloriosi: uno dei migliori strateghi e condottieri del suo tempo, conteso a peso d’oro dai regnanti d’ogni nazione, era una leggenda per l’epoca in cui era vissuto. Fama, successo, gloria: tutto era nelle sue mani.
Nessuno seppe spiegare quel che accadde, ma in breve tempo rinunciò a quanto aveva per unirsi allo sparuto gruppo di Messaggeri che andava formando l’Ordine della Rivelazione.
Fu preso per pazzo.
Ma dietro alla scelta di dare un’impronta diversa alla sua vita non c’era la follia: semplicemente stavano agendo le forze superiori dei Messi, mostrandogli una visione nuova del mondo e donandogli una ragione del vivere più grande. In un periodo in cui i Messaggeri venivano scacciati, messi a tacere e uccisi dai più forti, St. Gjanallar insegnò loro come forza e abilità delle armi potessero essere poste al servizio della Rivelazione.
La Rivelazione. Un dono che andava protetto, cui bisognava ergersi difensori contro le forze malvagie e le iniquità del mondo. La sua voce non sarebbe più stata zittita da urla e violenza, il colpo della giustizia e lo scudo della verità si sarebbero erti implacabili contro il male.
Questo il significato degli oggetti raffigurati nella statua.
Il pensare a St. Gjanallar, levatosi senza paura per difendere i propri ideali, affrontando sfide e prove ardue, aveva distolto il suo spirito dall’ansia che lo pervadeva, adesso come allora; la sua mente aveva vagato libera dietro al coraggio e alle imprese di quell’uomo.
Nonostante disprezzasse ogni forma di violenza, riluttante a partecipare alle sedute d’allenamento con le armi, nella figura del santo combattente percepiva un che d’epico. Se l’Ordine era giunto fino a quei giorni, era merito anche suo e dei suoi insegnamenti, sopravvivendo a un periodo di barbarie e inciviltà.

2 comments to Difendere Ciò che E’ Importante

  • Che poi qua non siamo buoni neanche a lamentarci…ci lamentiamo delle cose sbagliate per lo più.
    A me ad esempio del caso Ruby non può fregare di meno. I guai sono altri. E sono tanti. E sono grossi!

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