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Terminator - Destino oscuro

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Terminator – Destino oscuroTerminator – Destino Oscuro: perché?
Naturalmente la domanda è perché è stato realizzato, dato che non aggiunge nulla alla saga dei Terminator ed è soltanto la brutta copia di Terminator 2, il più bel film della serie, una delle poche pellicole che è migliore della prima che è uscita. Ecco, la serie poteva dirsi conclusa con i primi due film: tutto era stato detto, la storia si era aperta e chiusa e conclusa alla grande. Ma si sa che la gallina delle uova d’oro va sfruttata finché rende e quindi si sono continuati a fare seguiti e questo dà la risposta alla domanda che ci si è posti.
Tale domanda però non riguarda solo Terminator – Destino Oscuro, ma tutti i seguiti che sono stati girati dopo Terminator 2: ognuno a modo suo contraddiceva quello che era stato detto in precedenza. In Terminator 3 – Le macchine ribelli (2003) il concetto che il futuro non è scritto viene accantonato a favore del concetto che invece è ineluttabile e che quindi l’avvento delle macchine è inevitabile. Terminator Salvation (2009) prova a fare qualcosa di differente e non ci sono viaggi nel tempo, ma l’azione è ambientata nel futuro dove le macchine ormai dominano, con Skynet che cerca di eliminare i capi della resistenza e Kyle Reese, colui che mandato nel passato sarà il padre di John Connor; il film funzionerebbe abbastanza bene, se non fosse il cyborg costruito nel passato per essere cavallo di troia nella resistenza. Terminator Genisys riscrive tutto e riprende da Kyle Reese che viene mandato nel passato ma lì tutto è cambiato a causa di Skynet che con un attacco a sorpresa ha posseduto John Connor facendolo divenire uno dei suoi: Sarah non è più una cameriera indifesa ma una combattente cazzuta con Terminator “Papà” Schwarzenegger che l’aiuta a eliminare i robot mandati nel passato. La cosa sarebbe anche interessante se non fosse che non si sa chi ha mandato Terminator Schwarzy a salvare Sarah da bambina: nessuno sa chi è la misteriosa figura che li aiuta. Altro elemento affrontato in modo che lascia perplessi sono le diverse linee di futuro che si sovrappongono, rendendo il quadro poco chiaro.
In realtà, una domanda ce la si pone: perché si mandano Terminator in epoche differenti? Se si conosce il futuro, perché Skynet dopo che il primo Terminator ha fallito, non ne rimanda altro nello stesso punto sapendo questa volta come agire?
Tale domanda però vale solo se il futuro non può essere modificato, perché se può essere modificato, allora con la fine di Terminator 2 tutto si conclude: Skynet viene distrutto e non c’è più una IA che manda indietro nel tempo dei robot.
Ma si sa che i viaggi del tempo sono materia complessa e c’è da farsi venire il mal di testa (vedere quello che ha fatto la Marvel con Avengers: Endgame), quindi meglio non indagare troppo. E allora si arriva a Terminator- Destino Oscuro che lascia perdere i Terminator 3,4,5 e riprende i fatti dal 2. Skynet è sì stato distrutto, ma al suo posto c’è un’altra intelligenza artificiale, perché l’umanità non ha imparato dai suoi errori e ha creato (di nuovo) qualcosa capace di distruggerla; non si sa allora perché dopo la vittoria sui Terminator del 1995 si sono continuati a mandare nel passato dei T-800 fino a quando John Connor non è stato ucciso nel 1998 (e al diavolo il fatto che la sopravvivenza di John Connor fosse vitale). Nel 2020 praticamente si ripete la storia di Terminator 2: un Terminator viene mandato per uccidere la ragazza che sarà madre del capo della resistenza. La resistenza manda una soldatessa potenziata per proteggerla. Se non che alla trama si aggiunge una Sarah Connor invecchiata che viene avvisata da una fonte misteriosa quando e dove un Terminator sta per comparire. Le tre si troveranno a combattere contro un Terminator mutaforma (il Rev-9, che ha anche la capacità di sdoppiarsi), avendo come alleato il T-800 (Schwarzenegger) che terminata la sua missione omicida con John è rimasto nel passato e ha sviluppato una coscienza vivendo insieme agli esseri umani. I combattimenti si ripeteranno sulla falsa riga di Terminator 2, con lo scontro finale che vedrà il sacrificio del T-800 e della soldatessa venuta dal futuro per salvare la ragazza e fermare il Rev-9.
Terminator – Destino oscuro, prova a rinverdire la serie, ma fallisce nel suo obiettivo. Stancamente ripete cose già viste e non si avvicina lontanamente ai fasti di Terminator 2, anche se punta tutto sul girl power e ripropone la coppia Hamilton/Schwarzenegger. Neppure la presenza di Cameron alla produzione serve a qualcosa: la serie di Terminator, quella vera e fatta bene, è finita con i primi due film. Per il botteghino invece la storia non è finita dato che, salvo sorprese dell’ultim’ora, nel 2023 uscirà Terminator 7.

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