Due brani per riflettere su cosa può fare la paura.
Un fanciullo cresce fino a diventare conquistatore del mondo quando le sue falle e le sue paure sono connesse a livello profondo con quelle collettive. Il bambino che ha subìto abusi, ed è nato in un paese che è stato a sua volta violato, può usare il potere del proprio trauma per cambiare la storia della propria nazione. Ma se alla fine non riesce a guarire, si trasformerà inevitabilmente da vittima in brutale carnefice e genererà più paura e sofferenza di quanta avesse tentato di risolvere all’inizio. Alessandro subì quella nefasta trasformazione qui a Samarcanda, quando finalmente riuscì a raggiungerla. (1)
Rimase sdraiato nell’ombra della grande roccia e osservò il cielo oscurarsi. Cominciarono a brillare le stelle. Gli vennero in mente le patatine fritte e desiderò averne con sé. Una volta tornato nella Zona, se fosse tornato n Zona, avrebbe avuto tutte quelle che voleva. Si sarebbe rimpinzato di patatine. E scaldato con l’amore dei suoi amici. Ecco che cosa mancava la Las Vegas: semplice amore. Era gente abbastanza simpatica e tutto, ma non c’era abbastanza amore, in loro. Perché erano troppo occupati ad aver paura. L’amore non cresce bene in un posto dove c’è solo paura, così come la piante non crescono bene in un posto dove c’è sempre buio. (2)
Sulla paura si possono dire tante cose, ma una cosa è certa: quando cresce troppo e va fuori controllo, distrugge tutto quello che incontra.
1. Il Maestro dei Sogni. Olga Kharitidi. Oscar Mondadori 2003, pag.146
2. L’ombra dello Scorpione – Stephen King
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