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La spada della verità

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La spada della veritàLa spada della verità di Terry Goodkind è una sorta di copia di La spada di Shannara di Terry Brooks, che a sua volta era una copia di Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien e, visto il risultato ottenuto da Brooks, vien da pensare che il giudizio non sia positivo. Quindi tutto da buttare?
No: a Goodkind va riconosciuto che ha il coraggio di mostrare stupri, violenza sulle donne e pedofilia. Certo i cattivi sono più cattivi che non si può e ne fanno di cotte e di crude con tutti, anche con i bambini, e possono essere stereotipati al massimo della malvagità (per avere la popolazione dalla sua parte non ci pensano due volte a camuffare i propri soldati per quelli avversari e far massacrare quelli che dovrebbero proteggere), prendendo delle decisioni che lasciano perplessi (Darken Rahl, dopo che un mago ha ucciso con il fuoco magico il padre e ne è rimasto a sua volta profondamente ustionato, ha imposto che nessun fuoco venga acceso nel suo regno, pena gravi conseguenze; senza contare che fa giustiziare per un non nulla le persone, tipo che ci siano petali caduti sul pavimento nella tomba del padre), ma non sono molti gli autori che descrivono le violenze senza tanti giri di parole.
Senza contare che, benché non sia il massimo dell’originalità, la storia raccontata (il classico bene contro il male), le vicende e l’ambientazione create hanno un certo fascino. Certe tematiche (come a esempio la spiegazione che c’è dietro la Prima Regola del Mago, ovvero che la gente è stupida e crede a quello che vuole credere) sono interessanti, benché alle volte si va troppo sullo “spiegone”. E va riconosciuto che alcuni personaggi sono ben caratterizzati, come succede con Denna, visto che non è facile mostrare la mente di una torturatrice senza scadere nel classico cliché della figura assetata di sangue: Goodkind riesce a creare una mente complessa, seppur distorta, coniugando uno strano connubio di amore legato al dolore che rasenta la pazzia.
Però ci sono delle cose che davvero non vanno. Appena Richard e Kahlan s’incontrano diventano subito amici (sentimento che diverrà presto amore) e porteranno avanti per centinaia di pagine un rapporto young adult come purtroppo si è visto tante volte: sospiri, struggimenti, vorrei ma non posso, pianti (tutti e due piangono con una facilità disarmante). Per non parlare che tutte le figure femminili quando si tratta Richard parlano come se fossero sempre la stessa persona: tutte non fanno che ripetere che lui è una persona molto rara.
Se si riesce a sopportare tutto questo e si supera la prima parte, oltre a soprassedere che il potere delle Depositarie è il potere dell’amore  (non sorprende che la prima volta che Richard lo sente dire si mette a sghignazzare), la storia a un certo punto può anche essere godibile.
Richard è una guida che vive nei Territori Occidentali e da poco ha perso il padre, ucciso in strane circostanze; mentre sta cercando di fare chiarezza sul fatto, incontra e aiuta una donna vestita di bianco, Kahlan Amnell, salvandola dall’attacco di quattro uomini. Richard è sorpreso di sapere che lei viene dalle Terre Centrali e ha attraverso il pericoloso Confine (una sorta di barriera magica che ha a che fare con il mondo dei morti) per trovare il Primo Mago, l’unico che può aiutarla a fermare Darkhen Rahl, il tiranno del D’Hara che dopo le Terre Centrali vuole conquistare anche quelle Occidentali; infatti, se venisse in possesso delle tre Scatole dell’Orden e riuscisse ottenere il loro potere, per il mondo inizierebbe un’era oscura.
Richard porterà Kahlan da Zedd, un vecchio un po’ strambo suo amico, che si rivelerà essere proprio la persona cercata. Zedd darà la Spada della Verità (un potente artefatto magico che dona sì potere, ma che pervade l’utilizzatore di rabbia; senza contare che può diventare bianca se chi la impugna è mosso da vera compassione e perdono, l’opposto della rabbia) a Richard e lo nominerà Cercatore (un guerriero che lotta per portare verità e guidare i popolo verso la saggezza). Assieme a Chase, un Custode del Confine, partiranno alla volta delle Terre Centrali per entrare in possesso dell’unica Scatola dell’Orden non ancora nelle mani di Rhal. Sarà un viaggio lungo e pieno di pericoli, dove incontreranno la saggia incantatrice Adie, il popolo del fango, la strega Shota, le perfide regnanti di Tamarang e la piccola Rachel.
Richard scoprirà che Khalan è la Madre Depositaria e per via del suo potere non potranno stare insieme. Dopo essere stato catturato e torturato per settimane dalla Mord-Sith Denna, una donna addestrata a catturare i dotati di potere magico e a piegarli alla sua volontà, Richard acconsente ad aiutare Rhal, ma nel mentre cerca di trovare un modo per sconfiggerlo. Dopo essersi fatto amica Scarlet, il drago rosso personale di Rahl, salvando il suo uovo, Richard, che aveva memorizzato quando il padre era ancora in vita Il Libro delle Ombre Importanti prima di distruggerlo, quando tutto sembra perduto ha la meglio su Rhal utilizzando la Prima Regola del Mago, e relegando il tiranno nel Mondo Sotterraneo, il mondo dei morti. Richard, Kahlan e Zedd sono di nuovo riuniti; Richard prenderà il posto di Rhal e farà giustiziare il fratello, rivelatosi il traditore al soldo del Tiranno, e potrà stare con Kahlan, avendo scoperto il modo per non sottostare al potere della Depositaria; Zedd ha ottenuto la sua vendetta su Rahl, ma non rivelerà per il momento che il despota era il vero padre di Richard, avendo stuprato la figlia del mago quando era giovane, e che George Cypher era solo il padre adottivo, che aveva accolto amorevolmente Richard e la madre quando si erano rifugiati nei Territori Occidentali.
In definitiva, il primo volume di La spada della verità non è proprio malaccio: si è letto di peggio, ma si è anche letto di meglio.

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