I can’t remember my name
I never knew how to find my home
I can’t remember my name
come tell me when will it end
I’m the chosen one
To perform all these things
But not for me
In illusions and reality
I’m on my journey through the dark
I’m on my journey through the dark
I can’t remember
Will I ever find myself
The distance is growing
My hope has gone away
A flash of light but nothing changes
When will it end
Which part of me remains
Così cantavano i Blind Guardian nel 1992 in Journey Trough the Dark, brano dell’album Somewhwe Far Beyond. Una canzone che simboleggia il guardiano cieco, il bardo medievale che viaggia cantando le sue storie. Un viaggio oscuro, alla ricerca di se stessi, per trovare ciò che è perduto, per trovare una casa: sembra la storia dell’uomo, di qualsiasi uomo, che ricerca un posto nel mondo in cui è venuto e nella vita che gli è stata data.
Ora, più che in altri tempi, il testo di questa canzone ha significato: perchè la vita di ogni persona è un viaggio attraverso l’oscurità di questa società, dove regna un oblio sempre più profondo. E che un giorno arriverà al suo compimento, a seconda del cammino che si è scelto.
Whrere oblivion reigns
It will tale all of me
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