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Giuramento di Brandon Sanderson

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Giuramento di Brandon SandersonCi sono libri che, per quanto belli e coinvolgenti, vengono letti con calma, per assaporarli appieno, per durare il più a lungo possibile; Giuramento di Brandon Sanderson, terzo volume delle Cronache della Folgoluce, è tra questi. Questo almeno è stato l’approccio che ho voluto avere questa volta; vuoi perché passerà un po’ di tempo prima che esca il quarto volume (per quanto l’autore sia prolifico, un romanzo di mille e passa pagine richiede tempo per stesura e revisione), vuoi perché è un piacere immergersi nel mondo di Roshar.
Dalinar Kholin, alla guida degli Alethi, ha ritrovato Urithiru, la leggendaria città-torre sacra dei Cavalieri Radiosi, giungendovi attraverso un portale dopo essere scampato a una Tempesta Infinita e a un esercito di parshi totalmente cambiati da quelli conosciuti finora. Oltre a cercare di capire il funzionamento dei meccanismi di cui è dotata la città e di come la Folgoluce le faccia funzionare, a trovare un significato alle visioni che riceve dal Folgopadre, deve forgiare un’alleanza tra le varie nazioni per far fronte al nemico che sta minacciando tutta Roshar; un compito non facile, dato che pochi si fidano degli alethi, dediti alla conquista, e soprattutto di lui, lo Spinanera, conosciuto in passato come una forza della natura feroce e sanguinaria che tanto ha fatto parlare di sé sui campi di battaglia. Proprio l’aver a che fare con il suo passato sarà la sfida più dura e straziante, visto che l’uso della Folgoluce per essere divenuto un Cavaliere Radio risveglia memorie che erano state sopite per non farlo più soffrire.
Anche i suoi figli, Adolin e Renarin, sono alle prese con problemi. Adolin deve vincere i dubbi che il rapporto tra Shallan e Khaladin gli crea, dato che lui non è un Radioso come l’ex pontiere; senza contare che deve fare i conti con quanto gli sta costando tenere segreto l’aver ucciso Sadeas. Renarin deve fronteggiare il suo sentirsi ancora più fuori dal coro ora che è divenuto un Cavaliere Radioso; senza contare che ha legato a sé uno spren corrotto, con tutte le complicazioni che comportano.
Le cose non vanno meglio per gli altri Radiosi fin qui protagonisti.
Shallan sta scoprendo quali sono le capacità dei Tessiluce, dovendo avere a che fare con le varie figure a cui dà vita e interpreta; figure che rappresentano una parte di sé, come vorrebbe essere, perché si sente inadeguata per i compiti e i ruoli che ha. Questo però le crea conflitti e difficoltà con le altre persone. A tutto ciò si aggiungono il legame che ha con i Sanguispettri, il ritorno di Jasnah che credeva morta e dover affrontare e sconfiggere i Disfatti, altro nemico dei tempi andati tornato da un passato dimenticato.
Kaladin vuole tornare a casa per scoprire se i suoi genitori sono ancora vivi e per capire come si stanno muovendo e agendo i Parshendi. Questo lo porterà a infiltrarsi nelle loro fila, a conoscerli, arrivando ad aiutarli e a insegnarli come cavarsela; questo gli creerà non pochi conflitti nel sentirli come nemici, bloccandolo in un momento cruciale.
Il lavoro fatto da Sanderson su Giuramento, come avvenuto per La Via dei Re e Parole di Luce, è meticoloso, articolato e straordinario.
Ancora una volta, il romanzo prende nome dal titolo di un libro presente all’interno dell’opera; sta al lettore scoprire di cosa tale volume tratta. Volendo dare un indizio, Giuramento è anche il nome della spada che Dalinar ha conquistato quando combatteva al fianco del fratello per unificare il regno. Una scoperta che è un lungo viaggio, proprio come il primo dei giuramenti dei Radiosi (Viaggio prima della destinazione).
Verranno approfonditi il legame che c’è tra Radiosi e Spren, il come si diventa Radiosi, l’importanza dei Giuramenti da cui scaturisce il tutto. Si scoprirà cosa ha causato la fine del Giuripatto. Chi sono i veri nemici da combattere.
Sanderson porta avanti le trame create in La Via dei Re e Parole di Luce, dando risposta all’omicidio di Re Gavilar, alla natura dei Nichiliferi, scuotendo convinzioni che si credevano assodate, come oramai è sua caratteristica. Spiega elementi già usati ma non approfonditi finora, come i fabrial e Shadesmar, dove alcuni personaggi finiranno dopo aver attivato una Giuriporta corrotta (le Giuriporte sono portali presenti in varie parti di Roshar e attivabili con la Folgoluce solo dai Radiosi); il Reame Cognitivo (dove vivono gli Spren) è affascinante e particolare, ma di non immediata comprensione, soprattutto per quanto concerne la parte riguardante le sfere che formano il suo mare.
Mostra personaggi fin qui accennati. Odio. La Guardiana della Notte. Gli scudieri dei Radiosi. I Rompicielo. I Disfatti. I Cantori. I Coalescenti. Taravangian. Azure.
Ci sarebbe tanto di cui parlare su Giuramento (il cambiamento di Szeth, l’assassino in bianco, la Passione, la Frenesia, il Diagramma), ma si rischierebbe di fare molti spoiler, rovinando il piacere della lettura. Ciò che si può dire è che non mancheranno momenti epici, scontri adrenalinici, tradimenti, perdite. Sicuramente Dalinar è il personaggio che ha ricevuto più spazio in questo romanzo, come Kaladin l’ha avuto in La Via dei Re. Questo non vuol dire che la caratterizzazione degli altri personaggi è stata minore, anzi: pur avendo meno spazio, Sanderson ha saputo ben delinearli, anche quelli che finora avevano avuto parti secondarie, come i membri del Ponte Quattro.
Le vicende dei personaggi coinvolgono, così come lo fanno la storia di Roshar e i suoi luoghi: tutto risuona di grandezza, anche nei gesti più semplici.
Sanderson ancora una volta dà dimostrazione delle sue capacità, non solo creando una serie di ampio respiro come quella della Folgoluce, ma sapendola collegare sapientemente con altre sue opere. In Giuramento si ha la conferma che la lama nera data a Szeth in Parole di Luce è Sanguinotte, creando così un legame con Il Conciliatore; ci sono altri punti in cui questo collegamento con altri mondi di Sanderson è mostrato, ma rivelarli sarebbe troppo grande, dato che sono legati a chi sono i Nichiliferi e parti della trama e personaggi accennati ma non approfonditi. Si può invece dire che c’è un legame anche con il mondo dei Mistborn: questa volta non dipende dalla presenza del nome di Hoid nel romanzo, ma di citare Scadrial, Allomanzia e Feruchimia nell’Ars Arcanum alla fine del romanzo.

(Piccola nota a margine. Anche in Giuramento, come le precedenti due opere delle Cronache della Folgoluce, l’epilogo vede protagonista Arguzia).

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