Mi spiace molto leggere il post di Luigi Prova, e proverò a dare una spiegazione nella speranza di trovare lettori in ascolto.
I dati di FB ci dicono che noi rispondiamo ogni sei ore di media all’83% dei messaggi.
Siamo quindi consapevoli di cosa vuol dire gestire un social, mantenendo sempre l’educazione e il rispetto verso i lettori o le lettrici.
Circa Brandon Sanderson in particolare, abbiamo pubblicato 12 romanzi, esclusi i tre con Robert Jordan, spaziando dai suoi y/a alla fantasy, alla fantascienza, lo abbiamo accolto lo scorso anno in Italia per Lucca Comics dedicandogli il tempo che merita e non abbiamo mai fatto mancare un suo titolo in vendita tra edizioni rilegate o tascabili.
Questo è sinonimo di come ci teniamo a lui e come siamo i primi a voler vedere i suoi libri pubblicati.
Se in questo momento non stiamo fornendo risposte è perché non ne abbiamo, siamo in attesa di ricevere notizie dai suoi agenti.
Come le avremo, vi faremo sapere.
Conosciamo bene il sito di Sanderson e i suoi avanzamenti dei vari romanzi in scrittura ma questo non si traduce in un’immediata pubblicazione in Italia.
Ci sono rapporti da rispettare con gli intermediari, un calendario editoriale, un tessuto di librerie da considerare, un lavoro commerciale da organizzare, insomma, c’è il lavoro di un editore.
Se questo per voi non è abbastanza e volete consegnare a lui una lettera che ci critica aspramente, non posso impedirvelo; dico solo che mi dispiace molto anche perché non ci siamo mai sottratti a una richiesta e a quanto ci risulta non ci sono mai arrivate petizioni.
Infine, per “Edgedancer”: c’è un’edizione americana voluta dallo stesso autore che lo colloca cronologicamente prima del terzo volume del ciclo “Stormlight Archive”, “Oathbringer”, e che è uscita da poco in America come libro singolo, un mese prima del terzo della serie che dovrebbe uscire a metà novembre.
Così facendo, l’autore fa in modo che il lettore non perda l’esatta cronologia degli eventi.
Non va bene neanche se seguiamo i desideri dell’autore stesso?
Spero di aver soddisfatto le vostre richieste e di aver placato un po’ i vostri animi.
Vi capisco molto bene, anche io da fan faccio fatica ad aspettare un nuovo libro di un mio autore preferito ed è anche per questo che ho cominciato a scrivere…
Sergio Fanucci
Questo è quanto scritto da Sergio Fanucci sulla pagina facebook della casa editrice in risposta alle proteste dei lettori per la mancanza di notizie riguardo le opere di Brandon Sanderson di prossima pubblicazione in Italia. Secondo l’editore, la responsabilità è degli agenti di Sanderson e per questo ha ritenuto di dover scrivere una lettera, soprattutto in seguito a un commento di un lettore (Luigi Prova). (Si fa notare a seguito di ciò che sul romanzo “Shadows of Self” della serie Mistborn di Brandon Sanderson , libro la cui uscita è stata annunciata da mesi e che doveva essere nelle librerie italiane in ottobre, ma che in America è uscito due anni fa, al momento non si sa ancora nulla).
Gentile Fanucci,
Vi scrivo dato che noi lettori abbiamo sempre cercato un dialogo ed ancora una volta proviamo a parlarvi in anticipo.
Vivendo in UK, a breve incontrerò il vostro scrittore Brandon Sanderson. Non so se mi verrà dato il tempo di parlargli di persona. In caso negativo, gli consegnerò una lettera (firmata da quasi 200 persone) in cui ho esposto i motivi per cui i suoi lettori italiani sono scontenti di Fanucci. Tra questi:
1) Totale disinteresse nel comunicare con i lettori. Fanucci sembra essere una casa editrice che non si è resa conto di essere nell’epoca dei social network, in cui è di fondamentale importanza avere un dialogo con i propri clienti. I lettori di Brandon Sanderson passano dal sito dell’autore in cui vi è una barra percentuale di tutte le opere cui sta lavorando, dal sapere la data di uscita di “Oathbringer” con un anno di anticipo, a voi. Dopo infinite richieste e petizioni abbiamo ottenuto una nota. Sono passati 6 mesi: niente ulteriori notizie, né date d’uscita, figurarsi pubblicazioni.
2) Ci piacerebbe una traduzione di “Shadows of Self”, “The bands of Mornings” e “Arcanum Unbounded”.
3) Ci sono voci di una possibile estrapolazione di “Edgedancer” dalla raccolta di “Arcanum Unbounded”: una vera offesa per tutti noi lettori di Brandon Sanderson
In conclusione della lettera è scritto anche che noi lettori italiani vorremmo che cedesse i propri diritti ad un’altra casa editrice italiana.
Mi dispiace davvero di essere arrivati a questo punto.
La situazione non è certo piacevole e magari si poteva anche evitare di arrivare a certe scelte. Ma se alle volte si arriva ad agire in un determinato modo, è perché si è stati esasperati da certi comportamenti: Fanucci oramai è conosciuta per una comunicazione non certo delle migliori (spesso non risponde a richieste e commenti, a tanti non ha mai risposto), oltre che per poca cura nelle sue traduzioni, per libri con numerosi refusi al suo interno, costi elevati, saghe mai concluse. Il discorso è lungo e ci sarebbe tanto da dire: se una serie vende poco, l’editore non investe ulteriormente su di essa e non la conclude (o la ristampa), perché il suo scopo è sempre e solo il guadagno, non può andare in perdita se vuole continuare a esistere; le traduzioni hanno il loro costo, anche se i traduttori spesso vengono pagati poco e hanno tempi stretti per concludere il lavoro; copertine, materiale cartaceo hanno naturalmente anche loro un costo e il loro ammortizzamento dipende da quanto si riesce a vendere.
Ognuno è libero di scegliere da che parte stare (quella dell’editore o quella del lettore), ricordando spesso che la verità sta nel mezzo. Una cosa però è certa: Fanucci o la si ama o la si odia. Personalmente, se un libro m’interessa e ha un prezzo consono e appropriato, lo acquisto, altrimenti, se reputo che la qualità del lavoro e il prezzo non sono adatti, non lo acquisto: sinceramente, ritengo che andare a toccare il lato economico sia l’unico modo per far capire certe cose a un imprenditore (tale è un editore), più di tanti bei discorsi o proteste (anch’io in passato ho fatto in quest’ultimo modo, ma non è servito a nulla; probabilmente non servirà nemmeno non comprare certe cose se il loro prezzo è alto, ma per lo meno non spenderò soldi).
Cari miei non aspettate le traduzioni, leggete in inglese…
Che, visto come certi fanno le traduzioni, è meglio
[…] i rapporti tra la casa editrice e l’autore non fossero più quelli di una volta. Nel 2017, in un post su facebook (in quel post rispondeva soprattutto alle proteste di un gruppo di fan che avrebbero contattato […]