La salma di Padre Pio in questi giorni è a Roma per il Giubileo della Misericordia. Solamente la presenza del corpo del Santo attirerà decine di migliaia di pellegrini, un segno della fede dei fedeli nei riguardi di un uomo che ha fatto tanto in vita per gli altri ed è stato un esempio per tanti.
Dunque è solo una questione di fede? No, è anche e soprattutto una questione di soldi. Perché non va dimenticato che attorno alla figura del santo, dopo la sua morte, è sorto un business dal grande fatturato, perdendo così di vista l’insegnamento dato da Padre Pio e altri prima di lui (Cristo in primis). Tutto quanto succede non sorprende, perché la storia ha già mostrato situazioni simili. Come non sorprende che, dopo essere stato osteggiato proprio da una parte della Chiesa (cosa successa anche a S. Francesco) per buona parte della vita, dopo la sua morte sia stato portato come esempio e venerato.
Ipocrisia? No, semplice pragmatismo.
«…La gente vede nelle cose e negli altri ciò che di sé proietta all’esterno: getta ombre del proprio io al di fuori della sua coscienza. Non è detto che ciò che vediamo sia ciò che è; nella maggior parte dei casi non lo è mai. La gente non accetta le cose come stanno, né le vede per quello che realmente sono; spesso è una sorta di difesa per coprire qualcosa di sgradevole, un attribuire valori sbagliati a tutti e a tutto perché non si è mai riusciti a comprendere se stessi. Capisci perché fa così?»
«Perché spaventata?»
«Rimpianto e responsabilità. Il rimpianto di non aver usato prima le risorse a disposizione e la responsabilità di quello che si sarebbe dovuto fare con esse. Questi sono solo alcuni degli sbagli che l’umanità ha fatto e su questi sbagli si è creato un sistema d’illusioni. In mezzo a tanta falsità, i Vizi e i Demoni hanno proliferato, anche nelle istituzioni religiose, malgrado lo sforzo di alcuni uomini. Proprio per questa ragione, per il loro sforzo di smontare un sistema fasullo, le istituzioni hanno sempre avversato questi individui, solo per poi lodarli e benedirli una volta morti.»
«Perché hanno fatto così?»
«Perché avevano un gran numero di seguaci: numeri talmente grandi da essere un popolo e un popolo è potere. Oltre che un grosso problema, se si decide di prenderlo di petto. Molto più semplice ingannarlo. Pertanto hanno scelto di fare di quelle persone eroi e santi acclamati e osannati: così facendo hanno stretto nella propria morsa quelle folle. Poco importava se poi dietro le quinte si sputava sui nomi di quanti avevano innalzato: l’importante era che i seguaci di quelle persone fossero andati a rimpinguare le fila dell’ordine e il loro potere si fosse rafforzato.»
«Questa è una porcata.»
«Solo una mossa politica.»
L’Ultimo Potere. Capitolo VII. Il guerriero della strada
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