Qual è il miglior romanzo fantasy?
E’ capitato di porsi una simile domanda. Alle volte si trovano classifiche stilate per decidere quale sia il miglior romanzo fantasy realizzato e può capitare di sentire domande su quale sia il più bello: è davvero possibile dare una risposta a una simile questione?
Una risposta lunga e non facile da trovare, perché prende in esame diversi elementi.
Meglio Harry Potter o Il Signore degli Anelli?
Meglio R.A. Salvatore o Terry Brooks?
Martin o Jordan?
Erikson o Sanderson?
Quale autore o libro merita di avere la palma di miglior lavoro fantasy?
Quali elementi occorre prendere in considerazione per risolvere tale quesito?
Di certo, come elemento di valutazione non può essere usata la correttezza grammaticale, elemento indispensabile per uno scrittore, ma non sufficiente per fargli creare una buona storia.
Copertina del primo volume del Libro Malazan dei Caduti
Stessa cosa si può dire per il volume di vendite: un gran numero di copie acquistate dai lettori non è automaticamente sinonimo di bontà. Un libro che vende bene può essere frutto di una campagna pubblicitaria azzeccata, del saper sfruttare la moda del momento, dell’essere arrivato al momento giusto. Ma non dà garanzia di qualità.
Che sia allora il saper cambiare l’immaginario collettivo? Seguendo questo presupposto, alla saga di Harry Potter dovrebbe spettare la palma del vincitore, dato che è andata ad aggiungere alla figura archetipica del mago il personaggio protagonista della serie che porta il suo nome, affiancando figure dello spessore di Merlino e Gandalf. Benché buona e interessante, tale serie non può però essere considerata la migliore per diversi motivi, tra cui la caratterizzazione dei personaggi e diversi errori nel gestire gli elementi magici messi in gioco che fanno nascere diverse domande e perplessità.
Allora che cosa rende un romanzo migliore di un altro?
Lo stile? Il saper sviluppare bene un’idea? Saper sviluppare adeguatamente le trame? Saper caratterizzare i personaggi? Il messaggio che vuole comunicare?
A queste domande è quanto ho provato a dare risposta nell’articolo pubblicato su Letture Fantastiche.
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