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Ancora sulla questione vaccini

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Le questioni vaccini /no vax, green pass/ no green pass stanno assumendo connotati che sono un misto tra una battle royal e una farsa grottesca. Sensibilizzare le persone a vaccinarsi facendo leva sul senso di responsabilità, sul tutelare la propria salute e quella altrui non ha ottenuto i risultati sperati, ma è bastato dire che senza vaccinazione non si poteva andare nei locali a bere e ballare e boom, c’è stata un’adesione di massa.
Vaccini Pfizer (immagine presa dal sito https://www.lastampa.it/cronaca/2021/07/29/news/covid-studio-di-pfizer-efficacia-del-vaccino-cala-dopo-6-mesi-ipotesi-terza-dose-1.40548317)La cosa però non si è risolta, perché ancora ci sono quelli che si rifiutano di accettare i fatti della pandemia e vedono i vaccini come una manipolazione, un modo per controllare le persone, per limitare la libertà. Si urla alla dittatura e si fanno manifestazioni e contestazioni contro ciò che è legato ai vaccini, leggasi green pass (alle volte questo è solo un pretesto per dare sfogo a una violenza che non aspettava altro che essere scatenata).
Di certo, in tutto questo c’è chi si è arricchito, vedasi le case farmaceutiche che, superata la fase pandemica stanno già annunciando forti aumenti dei vaccini (stando alle attuali notizie, Pfizer potrà arrivare a costare 175 dollari a dose). Un’azione che fa inorridire, ma che comunque è legale dato che non contravviene nessuna legge, poiché non esiste nessuna legge che regolamenti i prezzi dei farmaci (un po’ come gli stipendi dei calciatori, con individui che guadagnano decine di milioni l’anno). Purtroppo, le case farmaceutiche hanno il coltello dalla parte del manico, possono fare quello che vogliono, hanno carta bianca, senza che praticamente nessuno possa controllare a fondo quello che fanno.
E mentre si crea sempre più confusione, dove ognuno dice la sua e ci sono decine di versioni contrastanti (e qui ci si mettono pure virologi e dottori a fare la loro parte comparendo nelle più disparate trasmissioni per dire la loro), non mancano quelli che parlano di complotti e congiure.
A questo punto alla gente comune restano poche cose e di certo tra queste non c’è di conoscere la verità (ancora non si sa come ha avuto origine questa pandemia; o forse si sa ma non si vuole che si sappia); quello che si può fare è provare a riderci un po’ sopra (ma è una risata amara, priva di divertimento) oppure fermarsi e riflettere su come impedire che altre situazioni del genere si ripetano ancora.

 

2 comments to Ancora sulla questione vaccini

  • Per prima cosa, potremmo evitare in futuro di fomentare un clima di caccia all’untore nei confronti di chi non accetta un “invito” che diventa praticamente un obbligo.
    Forse l’obbligo avrebbero dovuto metterlo per davvero (come imporlo nella pratica, però?).
    Ma qualunque cosa sarebbe stata meglio di questo clima di “odio verso il nemico assoluto” che si è creato.

    • Penso che quanto sta avvenendo sia solo un pretesto per scatenare violenza: se non fosse stato questo, sarebbe stato altro. C’è voglia di scatenare rabbia, di far scoppiare qualcosa e sappiamo che quando c’è questo clima non si va incontro a qualcosa di buono.
      L’obbligo diretto avrebbe avuto più senso, dato che praticamente c’è già solo che è nascosto dietro la libera scelta di vaccinarsi o meno, anche se tanta libera scelta poi non è.

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