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Spider-Man: Across the Spider-Verse

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Spider-Man: Across the Spider-VersePremessa importante per chi deve vedere per la prima volta Spider-Man: Across the Spider-Verse: è soltanto la prima parte della storia che racconta, quindi non si rimanga delusi per il finale tronco (o aperto, se si preferisce usare un termine più soft).
Le vicende riprendono dove sono state interrotte: Miles Morales (lo Spider-Man di Terra-1610), dopo aver scnfitto Kingping e aver fermato l’acceleratore di particelle della Alchemax che stava aprendo squarci nel Multiverso, si sta adattando al suo nuovo ruolo di supereroe. La vita prosegue come ogni Spider-Man che si rispetti: problemi quotidiani che si devono adeguare all’essere un supereroe (naturalmente la sua identità deve rimanere segreta), cui si aggiunge la mancanza che prova per Gwen Stacy, la Spider-Woman di Terra-65 che l’aveva aiutata a combattere Kingping insieme ad altri Spider-man provenienti da altrettanti universi, oltre a dover avere a che fare con un nuovo villain, a Macchia, uno scienziato che è stato mutato quando ha distrutto l’acceleratore di particelle (ora è capace di aprire dei portali, anzi, è megli dire che ci inciampa, dato che non ha un gran controllo sul suo potere) e che presto si dimostrerà essere più di quella macchietta che ora è.
Nel mentre, Gwen nel suo mondo ha problemi col padre, poliziotto, che crede che Spider-woman abbia ucciso nel suo mondo Peter Parker e ora vuole arrestarla; per tale motivo lascia il suo mondo ed entra a far parte della Spider Society guidata da Miguel O’hara, lo Spider-Man 2099 creato nel 1992 da Peter David e Rick Leonardi (è una versione futuristica dello Spider-Man di Peter Parker).
I loro destini s’incrociano di nuovo quando la Macchia comincia a interferire con altri mondi, cercando di assorbire l’energia dell’acceleratore di particelle appartenente a essi; Miles, giunto di nascosto su Terra-50101 seguendo Gwen, salva un poliziotto e sconvolge un evento canonico (esso è un evento fisso, che caratterizza ogni Spider-Man come può essere la perdita di una persona cara, tipo la morte dello zio Ben); avendo mutato tale evento, Terra-50101 comincia a collassare e per questo la Spider Society interviene per contenere l’anomalia.
Portato al quartier generale della Spider Society (dove ci sono centinaia di versioni di Spider-Man), Miles incontra Miguel O’hara che lo accusa di aver rischiato di distruggere l’intero Mulviverso sconvolgendo il Canone: tutti i mondi sono collegati e in ognuno di essi la storia dello Spider-Man che vi abita deve ripetersi sempre allo stesso modo. Alterarla come ha fatto lui è qualcosa che va assolutamente evitato: Miguel vuole scongiurare che questo avvenga, perché lui stesso, alterando un evento canonico, ha portato alla fine di un intero mondo; per questo dà ordine che Miles venga arrestato prima che cerchi di evitare un altro evento canonico (capisce che nel suo mondo suo padre morirà per mano della Macchia). Ma Miles riesce a scappare, sfuggendo e combattendo gli altri Spider-Man, con Miguel che praticamente diventa il villain della situazione combattendolo (emblematica la frase che viene detta quando viene visto come diventa Miguel per cercare di fermare Miles “Ma noi dovremmo essere i buoni”) e che rivela una verità sconvolgente: Miles è l’anomalia originaria, dato che non sarebbe mai dovuto divenire Spider-Man, visto che il ragno che l’ha morso proveniva da un altro mondo, un mondo che ora è l’unico privo di Spider-Man (senza contare che divenendo Spider-Man è stato la causa della morte di quello che già esisteva sulla sua Terra).
Miles riesce a fuggire dal quartier generale usando una macchina della Spider Society e a ritornare sul suo mondo; Miguel con altri Spider-Man si lancia alla sua caccia, ma Gwen e altri Spider-Man decidono di andare in aiuto di Miles, ma fanno una scoperta sconvolgente: lui non è nel suo mondo di origine, ma la macchina che ha usato l’ha mandato nel mondo di origine del ragno che l’ha morso, dove vieve catturato dallo zio di quel mondo (qui lui è ancora vivo, mentre è il padre a essere morto) e si trova faccia a faccia con il Miles di quella Terra (che pare essere cattivo).
Spider-Man: Across the Spider-Verse finisce così e può lasciare spiazzati, magari con l’amaro in bocca per essere a metà della storia e dover aspettare di vedere Spider-Man: Beyond the Spider-Verse (che dovrebbe uscire nel 2027). Rimane il fatto che si è davanti a un buon film, magari con una prima parte non eccezionale (devo dire che mi ha un poco annoiato), ma una seconda parte davvero molto bella, che ripaga la visione di questa pellicola.

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