Nella credenza cristiana, il Natale indica la nascita del Redentore, di colui, come già ben dice il nome, porterà redenzione per l’umanità intera.
Ma che cos’è la rendenzione?
Tanti hanno dato risposta a questa domanda e ognuno sceglie quella che più gli aggrada (e gli fa comodo), ma ritengo che quanto scritto da Steven Erikson in I Segugi dell’Ombra sia una buona strada da seguire.
«Sei stato tu, facendomi fare quello che abbiamo appena fatto». Si lasciò andare a un’aspra risata. «È strano, mi sento… redento. Che ironia, eh, Spin?».
Spindle si lasciò andare contro il muro della trincea e lentamente scivolò giù fino a sedersi nel fango. «Merda. Com’è possibile. E io ho fatto un sacco di strada alla ricerca di quello che tu hai fatto e hai trovato qui. Avevo bisogno di qualcosa, pensavo fossero risposte… ma non conoscevo nemmeno le domande giuste». Contorse il volto in una smorfia e sputò. «E continuo a non conoscerle».
Monkrat si strinse nelle spalle. «Anch’io».
«Ma tu sei stato redento». E quell’affermazione aveva quasi un sapore amaro.
Monkrat cercò di mettere ordine ai propri pensieri. «Be’, quando ciò che provi si fa strada in te, Spin, è come se redenzione assumesse un nuovo significato. A un tratto non hai più bisogno di risposte, perché sai che chi promette risposte dice solo stronzate. Sacerdoti, sacerdotesse, dei, dee. Solo stronzate, mi capisci?».
«No, c’è qualcosa che non va», obiettò Spindle. «Per essere redento, qualcuno deve redimerti».
«Ma forse non deve essere qualcun altro. Forse basta fare qualcosa, essere qualcosa, qualcuno, e sentire il cambiamento dentro di te; sei tu a redimere te stesso. E l’opinione degli altri non ha alcuna importanza. E tu sai di avere ancora tutte quelle domande, alcune giuste, altre sbagliate, e forse sarai in grado di trovare una risposta o due, o forse no. Ma non importa. L’unica cosa che importa è che ora tu sai che non c’entra nessun altro. Quella è la redenzione di cui parlo».
I Segugi dell’Ombra. Steven Erikson. Armenia 2015, pag.1181
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