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Quartieri lontani

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Quartieri lontani di Jiro TaniguchiQuartieri lontani è una graphic novel di Jiro Taniguchi realizzata tra il 1998 e il 1999. L’avventura del quarantottenne Hiroshi comincia il 9 aprile 1998 alle ore 9 e 12 del mattino: a causa di un mal di testa da dopo sbronza si perde nella stazione ferroviaria di Tokyo e prende il treno sbagliato, che lo riporta nella cittadina in cui è nato. In quel momento gli ritorna in mente la madre morta ventidue anni prima, alla sua età, stroncata da un infarto dopo una vita logorante, e si ritrova a riflettere se mai è stata felice. Nell’attesa di riprendere il treno che lo riporti a Tokyo, Hiroshi ripercorre la strada in cui è nato e cresciuto. Di quel che conosceva non è rimasto niente: la casa natale è stata venduta e ora è abitata da estranei. Con gran sofferenza si accorge che non ha più un posto dove tornare e senza rendersene conto si ritrova davanti al monastero Genzen, dove è situata la tomba della madre. Ed è mentre prega su di essa che accade qualcosa d’inspiegabile: Hiroshi si ritrova nel corpo e nel tempo dei suoi quattordici anni, il 1963, quando frequentava le scuole medie. Il tempo in cui sua nonna e sua madre sono ancora vive e suo padre non se n’è ancora andato di casa. Sconvolto, Hiroshi pensa che sia tutto un sogno, un postumo della sbornia, ma presto si rende conto che quello che sta vivendo è fin troppo reale: così si trova a rivivere una parte della sua adolescenza, solo questa volta con la consapevolezza e la maturità di un adulto. Hiroshi ha così una seconda primavera e la vive assaporandola meglio della prima volta, sapendone cogliere i suoi lati più spensierati, privi delle responsabilità da adulto. Tuttavia non può evitare la nostalgia e la tristezza nel rivedere persone del suo passato, sapendo come sarà il futuro: la morte di suoi compagni e amici, il non rivederli più perché le loro vite hanno preso strade diverse. Le cose vanno però in modo un po’ diverso rispetto alla sua “prima” adolescenza, come il frequentare la bella Nagase Tomoko (quando in precedenza non gli era mai capitato neppure di parlarci), e in lui si fa largo la convinzione di poter cambiare il futuro, impedendo a suo padre di andarsene e così evitare la morte della madre, stroncata dalla fatica dei lavori per poter mantenere lui e la sorella. Hiroshi scoprirà diverse cose della sua famiglia, segreti che lo porteranno ad acquisire una consapevolezza che lo porterà alla comprensione e al cambiamento, anche se non sarà quello che si era aspettato.

Hiroshi e Nagase in una tavola di Quartieri lontaniQuartieri lontani propone un tema già visto (il ritorno al passato con la possibilità di poterlo cambiare), ma lo fa con una delicatezza, una profondità davvero notevoli. Jiro Taniguchi sa mescolare nostalgia, malinconia, spensieratezza, leggerezza, creando un magnifico contrasto tra i sentimenti da adulti e da adolescenti: il suo Quartieri lontani è un capolavoro di storia, caratterizzazione dei personaggi. Hiroshi non solo rivive la sua adolescenza avendo una seconda possibilità unica, ma ha modo di vedere i suoi genitori oltre il ruolo che hanno ricoperto: li vede come individui che hanno avuto aspettative, delusioni, sogni, sentimenti, che hanno fatto delle scelte, dei compromessi rinunciando alle cose a cui tenevano e per cui hanno dovuto pagare un prezzo. Attraverso questa esperienza, Hiroshi acquisisce una comprensione più profonda degli eventi del passato, portandolo a capire che anche lui sta commettendo degli errori che ha vito fare: in un qualche modo il suo strano viaggio è una sorta di specchio che rivela come anche lui cerchi di fuggire da una realtà che non gli piace e che sente come un peso pieno di responsabilità e doveri, ricercando la libertà. Questo gli permetterà di modificare il suo presente da adulto e così giungere a capire se l’esperienza che ha avuto è stata solo un sogno o qualcosa di reale che ha davvero avuto influenza sui fatti avvenuti.
Quartieri lontani non solo presenta una bellissima storia, ma bellissime sono anche le tavole realizzate dall’autore, evocative, poetiche e ricche di dettagli. Lettura assolutamente consigliata sia per chi ama l’autore, sia per chi ama le graphic novel, sia soprattutto per chi vuole leggere storie intense e profonde (per chi fosse interessato, si consiglia l’edizione di Coconino Press, che ha un buon rapporto qualità/prezzo: 22 E per 416 pagine).

 

2 comments to Quartieri lontani

  • Questo tipo di libri mi attirano ma so che c’è una nostalgia amara che vi si mescola sempre…

    • Sì, la nostalgia è uno dei sentimenti presenti nell’opera. Più che amarezza a me viene da dire tristezza, per quello che è passato e che non può cambiare né tornare: si può solo trovare comprensione e cercare di migliorare il presente.

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