“Se c’è una magia nella boxe, è la magia di combattere battaglie al di là di ogni sopportazione, al di là di costole incrinate e reni fatti a pezzi e retine distaccate.
E’ la magia di rischiare tutto per un sogno che nessuno vede, tranne te.”
Queste sono le profonde parole di The Million Dollar Baby, il bellissimo film diretto da Clint Eastwood: in poche frasi si racchiude il significato di cosa significa avere un sogno, inseguirlo, darsi da fare per realizzarlo. Sacrifici, sudore, fatica, incassare colpi capaci di stendere un toro e nonostante questo non mollare mai, tenere duro, continuare per la propria strada, anche se questo significa camminare da soli, essere incompresi, isolati, perché all’orizzonte si riesce a scorgere qualcosa che spinge ad andare avanti per rendere concreto ciò che si sente nella propria anima, nel proprio cuore.
E’ così per qualsiasi individuo che ha un sogno o che prova amore per un’altra persona: tutto il resto del mondo perde importanza, conta solo l’essere protesi verso la meta.
Ma c’è una cosa ancora più importante di realizzare quanto si tiene di più.
“La gente muore ogni giorno Frank, mentre lucida il pavimento o lava i piatti. Sai qual è il loro ultimo pensiero? Non ho mai avuto un’occasione. Invece grazie a te Meggy ce l’ha avuta. E se morisse oggi sai quale sarebbe il suo ultimo pensiero? Ho avuto l’occasione che volevo.”
Un’occasione.
Ecco quello che si vuole più di tutto con un sogno, un desiderio, un amore: avere un’opportunità. Una sola, unica opportunità, avere la possibilità di rendere concreto quello che rende la vita meritevole d’essere vissuta e non una miseria che è solo un trascinarsi avanti giorno per giorno.
Una sola, piccola possibilità da giocarsi per far sì che il sogno diventi realtà, che l’amore sbocci e sia contraccambiato perché è qualcosa di prezioso, di meraviglioso, anche se è piccolo, ma non va svenduto, in nessuna maniera; non bisogna cedere a nessun compromesso, perché altrimenti lo si fa appassire e morire.
Per questo mi sono sempre trovato sulla stessa lunghezza d’onda con Francesco Falconi (e altri come lui) quando afferma di non accettare mai contratti editoriali in cui si chiede di sborsare 1 solo cent. Perché scrivere è un sogno e non bisogna permettere che sia infangato da un mondo che pensa solo ai soldi.
Questo è un gran bel post. E, come ho già detto tempo fa, un contratto di pubblicazione a pagamento NON è un’occasione: è solo un’inchiappettata (scusa la volgarità).
Anche se talvolta un’occasione è solo un punto di partenza. 🙂
@Giulia: Grazie 🙂 La tua affermazione ben rappresenta questa realtà 😉
@Francesco: Assolutamente sì 🙂 . Ed è quello che si chiede: poter partire, dare inizio a qualcosa da costruire 🙂