specie in tempi di crisi, si sente di tutto. E più che altro sono assurdità e ingiustizie, dove, per esempio, dopo aver fatto dei danni, si vuole che siano gli altri a pagarne il prezzo.
E’ il caso della politica, dove i governanti sbagliano, ma è la popolazione che deve rimboccarsi le maniche e rimediare.
E’ il caso degli imprenditori, che fatte le scelte sbagliate, fanno riduzioni di personale, licenziando i lavoratori per ridurre le spese: una politica dei tagli che non porterà mai guadagno, dato che solo con l’innovazione e la ricerca può esserci sviluppo.
In questo triste e deprimente quadro, non poteva mancare la Mondadori, che vista la crisi e il proprio indebitamento, dovuti ad aver compiuto politiche aziendali sbagliate seguendo la strada che non puntava sulla qualità e sul rispetto dei lettori, ha pensato bene di chiedere ai fornitori di “restituire” il 5% degli incassi 2013. Una richiesta che mostra, come se ce ne fosse ancora bisogno, la natura di tale case editrice e della sua proprietà, che dovrebbe invece preoccuparsi di restituire tutti i soldi che si è appropriata indebitamente per pagare col denaro pubblico i debiti che possiede.
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