Banana Yoshimoto con N.P. (che sta per North Point, il titolo di una canzone) realizza una storia dove Kazami, un giovane che lavora all’università e fa traduzioni, si trova a vivere un’estate particolare, coinvolta, non volendo, in una vicenda che sembra essere un racconto. E infatti, le cose non sono molto lontane dalla realtà.
Tutto nasce quando viene in possesso del novantottesimo racconto inedito dell’opera N.P. di Sarao Takase, scrittore giapponese che è vissuto per anni in America e che è morto suicida, proprio come Shoji, l’uomo con cui Kazami stava ai tempi della scuola e che stava lavorando alla traduzione del racconto. Una storia che parla dell’incesto tra padre e figlia e che ha un effetto turbante su chi ci ha a che fare, generando emozioni oscure, che arrivano a schiacciare, a distruggere. Kazami, rincontrando i due figli gemelli di Sarao Takase, Otohiko e Saki, scopre che il primo ha una relazione con Sui, che altro non è che l’altra figlia di Takase avuta con un’altra donna. Figlia con cui ha avuto una relazione, proprio come narrato nel racconto.
Invischiata in un intreccio che a tratti toglie il fiato e offusca la visione delle cose, Kazami si ritrova a sviluppare legami con questi tre personaggi, rimanendone affascinata, coinvolta, a tratti anche travolta, specialmente con Sui, dotata di una forza e una fragilità che incute non poco timore.
Con sempre più apprensione, Kazami si ritrova a temere che il legame che c’è tra Otohiko e Sui li porti a fare la stessa fine del padre e non va molto lontano dalla verità: solo qualcosa d’inaspettato eviterà il peggio, ma non potrà fare nulla con la rottura che ne seguirà. Non sempre però le rotture sono un male: anzi, alle volte hanno qualcosa di salvifico e di liberatorio.
Banana Yoshimoto in N.P., come in altri suoi lavori, parla della vita di tutti i giorni, che in apparenza può sembrare semplice, non avendo nulla di meritevole da ricordare, ma dimostrando come in realtà, dietro la facciata del quotidiano, si nascondono mondi interi di pensieri e sentimenti, rendendo la lettura densa e affascinante, portando il lettore a divorare una pagina dopo l’altra.
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