Spiace ammetterlo, ma Monstress. Volume Cinque. Guerriera non è all’altezza delle opere precedenti di questa serie.
Il lavoro di Mariorie Liu e Sana Takeda è sempre valido, ma non raggiunge quanto visto finora: sia a livello di storia, sia a livello di disegno, siamo un gradino sotto gli altri volumi.
Partiamo dalla prima. Il gruppo formato da Maika, dalla piccola volpe e Corvin giungono a Ravenna, città che sta per essere attaccata dalle forze umane e dove si sono rifugiate le volpi sopravvissute. Senza l’aiuto delle Corti dell’Alba e del Crepuscoolo, la città non pare avere speranza e infatti è nel caos dopo che i suoi capi sono fuggiti lasciando gli abitanti in balia di se stessi e di una morte certa. Sarà Maika, con piglio duro, a prendere in mano la situazione. Ma oltre a dover avere a che fare con i problemi di Ravenna, dovrà avere a che fare con Zinn, che prende il controllo di lei mentre dorme e si ciba di altre persone, e sua Zia e quelli che sono venuti a darle la caccia.
Presto la battaglia si abbatterà sulla città, con gli umani che metteranno in campo le loro terribili armi e le spaventose Monache: la violenza della guerra verrà mostrata in tutta la sua crudeltà, con diversi flashback del passato di Maika da bambina che la vedono impegnata nei tremendi fatti della città di Costantine, rivelando ciò che è accaduto e che nei volumi precedenti era solamente accennato.
A livello di trama, Monstress. Volume Cinque. Guerriera è tutto qua: si allunga la storia senza aggiungere molto.
Per quanto riguarda le tavole, Sana Takeda ben sceglie e ben usa i colori, mentre la parte debole, purtroppo, riguarda il tratto: non è curato come nei suoi altri lavori, è meno preciso, più tirato via, e anche i dettagli sono minori. Si ha come l’impressione che la disegnatrice non abbia avuto il tempo sufficiente per dedicare la cura sufficiente a raggiungere il livello dei precedenti lavori. Un peccato, perché l’artista ha dimostrato cosa è capace di fare (vedere le immagini a fianco per capire la differenza).
In conclusione Monstress. Volume Cinque. Guerriera non è da bocciare, anzi, ma purtroppo non mantiene gli standard cui ci si era abituati con i lavori precedenti.
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