Si sta vivendo in un periodo per nulla positivo. E non riguarda solo la crisi economica che si stringe sempre di più, per governi che sono sempre più lontani dai cittadini facendo solo il proprio interesse e quello dei poteri forti, per una corruzione e un malaffare che sono sempre più diffusi (quanto è stato scoperto è solo la punta di un iceberg), ma il modo di vivere e comportarsi delle persone, sempre più irrispettoso della vita, sempre più sprezzante degli altri, sempre più intollerante. I casi di individui che uccidono i propri coniugi, i propri figli, i propri genitori sono all’ordine del giorno; gente che viene ammazzata per una discussione, o anche senza motivo, è ormai quotidianità. Le persone muoiono senza motivo, alle volte per le disattenzioni altrui, altre volte perché non si rispettano regole (è il caso dei cosiddetti incidenti stradali e delle “catastrofi” ambientali, che non ci sarebbero se solo si facesse manutenzione, cosa che non avviene più).
In tutto questo contesto, c’è una carica d’odio, di rabbia sempre più crescente nelle persone. A influire è stato il fatto di non poter più avere il tenore di vita che si faceva qualche anno fa a causa della crisi economica: la gente, abituata al consumismo, a permettersi viaggi durante le ferie, fa fatica ad accettare la perdita di privilegi e a non avere più un certo tenore di vita. Perse quelle che per lei erano divenute certezze, ha smarrito l’equilibrio, trovandosi spaesata, riempiendo il vuoto creatosi con un’insofferenza che va via via trasformandosi in rabbia e poi in odio. E’ così che si cominciano a vedere gli altri come la causa della propria condizione e si inizia a prendere di mira gruppi di persone, spesso di etnie diverse. E’ così che rom, extracomunitari, musulmani, tedeschi, chiunque sia diverso, sono additati come responsabili del proprio malessere, della propria condizione.
Non si riesce a capire che il problema è stata la creazione di un sistema sbagliato dove tutto si basa sull’economia e sul denaro, che non poteva essere a lungo sostenibile, dato che sarebbe arrivato il punto in cui si sarebbe giunti a saturazione e la crescita avrebbe avuto un arresto, portando a una regressione della condizione raggiunta. La perdita delle sicurezze acquisite ha creato un disorientamento che può essere sfruttato da alcuni individui per portare avanti il proprio interesse. Se si è studiato la storia, è così che è accaduto nel periodo precedente la Prima Guerra Mondiale: alla Belle Époque (oltre che allo sfarzo quest’epoca è stata contraddistinta da una mancanza di valori, dove tutto si viveva con frivolezza) è seguito un crollo che ha portato a uno dei conflitti più sanguinosi. Storia che si è ripetuta con la Seconda Guerra Mondiale dove un individuo come Hitler ha saputo sfruttare il desiderio di rivalsa del proprio popolo per dare vita ad anni di devastazione, orrore e morte.
E’ in periodi come questi, dove regna la confusione e l’incertezza, che le persone anelano ad avere una guida forte, sicura, che gli dia tranquillità. Ed è così che spesso si affidano a individui che creano sistemi ferrei, dove la libertà è la prima cosa a essere sacrificata e il primo diktat imposto è l’obbedienza, dove l’individuo si deve annullare in favore dell’unità del partito, della nazione.
E’ così che nasce la dittatura.
Leave a Reply