In Il Cacciatore Solitario di R.A. Salvatore proseguono le vicende narrate in L’Orda degli Orchi. L’esercito degli orchi si fa sempre più grande, dato che tante tribù stanno rispondendo alla chiamata di re Obuld, che, dopo un rituale sciamanico, acquisisce ancora più potere, come se il dio orchesco si fosse incarnato in lui. Con re Bruenor sul letto di morte, Catti-brie, Wulfgar, Regis e il loro alleati nani devono predisporre le difese per fermare l’avanzata dei nemici; l’invasione della regione però non riguarda solo loro, anche gli umani di Nesmè sono attaccati dai troll alleati degli orchi e cercano aiuto presso Mithral Hall.
Nel frattempo Drizzt, che crede tutti i suoi amici morti, muovendosi tra le fila nemiche, uccide quanti più nemici può per vendicarsi. Sulle sue tracce ci sono due elfi, Tarathiel e Innovindil, decisi a scoprire qual è stato il fato di Ellifain, l’elfa salvata da piccola da Drizzt da un’incursione drow ma traumatizzata dall’accaduto e convinta che l’elfo scuro non sia l’individuo che tanti credono.
In scontri che si fanno sempre più cruenti e disperati, con perdite strazianti, gli eroi riescono a sopravvivere e a non farsi schiacciare dalla marea nemica soverchiante, pronti a combattere contro il nemico che sono riusciti incredibilmente a fermare.
Il Cacciatore Solitario oltre ad atti d’eroismo mostra Drizzt che ritrova il proprio equilibrio dopo essere tornato a essere il Cacciatore, avviandosi verso il cammino di che cosa significhi essere un elfo.
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