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Green pass, cattiva comunicazione e altro.

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Green PassSembra incredibile come l’Italia riesca sempre a non far bene le cose o a seguire la strada inappropriata: è qualcosa di più forte di lei, instillato nel suo dna, radicato nel suo passato. Forse è per questo che a tanti paesi europei il nostro sta tanto antipatico, per non dire di peggio: grazie alle scelte dei suoi governanti, l’Italia viene vista come una nazione di voltagabbana, di opportunisti. E come dagli torto? Dai tempi delle Guerre d’Indipendenza si fa così: ci si allea con quello che sembra più forte, quello che può dare più vantaggi, salvo poi cambiare in corsa se le cose non vanno bene. L’esempio più eclatante è quello della Seconda Guerra Mondiale, con la sciagurata scelta di allearsi con la Germania Nazista nonostante tutto gridasse che fosse una decisione sbagliata.
Non siamo più in guerra, ma la pandemia Covid sa dimostrando che l’Italia non è affatto cambiato: si va sempre dietro alla parte sbagliata.
Johnson dichiara che il vaccino Astrazeneca è buonissimo, che è efficace (poco ci manca che risolvesse anche altri problemi sanitari, come fosse una panacea)? Bene, l’Italia, nonostante ci fossero avvisaglie che questo vaccino dei problemi li dava (e non da poco), ci va subito dietro cominciando con una campagna bombardante ed estenuante che Astrazeneca va usato, che i benefici sono superiori ai rischi, salvo poi fare marcia indietro quando i fatti hanno dimostrato che le cose non stanno affatto così (da ricordarsi com’era stata criticata superficialmente, quasi con disprezzo, la decisione dei paesi scandinavi di utilizzare solo Moderna e Pfizer visti i problemi di Astrazeneca e J&J, quando invece avevano capito da subito qual era la scelta giusta da prendere). Risultato di questa decisione sbagliata è l’aver creato maggiore insicurezza e diffidenza nei confronti dei vaccini (anche nelle persone che erano favorevoli a vaccinarsi), rallentando le adesioni alla vaccinazione.
Macron rende obbligatorio il green pass? L’Italia non può che fare lo stesso, anche se camuffa l’obbligatorietà: “noi non vi obblighiamo a vaccinarvi, ma se non siete vaccinati, non potete usufruire di tanti servizi”. Questo si chiamo ricatto, oltre che a mancanza di coraggio delle proprie azioni perché non si vogliono subire critiche. Facendo come stanno facendo adesso, i governanti italiani si assicurano di non passare per dittatori, ma così stanno rendendo palese il fatto che per l’ennesima volta stanno prendendo in giro le persone. Con il loro modo di fare non si stanno rendendo conto che non stanno creando un buon clima attorno ai vaccini, creando l’opposto di quello che servirebbe in un momento come questo (vedere le parole inappropriate di Draghi sul non vaccinarsi: personalmente sono favorevole ai vaccini, ma le parole del premier sono un autogol grande come una casa che non fa bene alla causa). Inoltre, se si vuole far sì che la gente utilizzi il Green Pass, occorre metterla nelle condizioni di averlo quindi, se un paese si hanno 50 milioni di abitanti, occorre che ci siano minimo 100 milioni di dosi già pronte da utilizzare perché è inammissibile pretendere che la gente abbia il Green Pass quando le prenotazioni sono bloccate perché non ci sono dosi da inoculare.
Come se non bastassero questi danni a un paese con le pezze al culo, il governo italiano cala il carico, divenendo la causa della nuova ondata (la variante Delta) che sta investendo il paese: dopo la vittoria dello scudetto dell’Inter, tutti, anche il più tonto, sapevano cosa sarebbe successo con la vittoria della Nazionale italiana di calcio agli Europei (solo di portata cento volte superiore) e il governo italiano non ha preso nessuna contromisura, anzi ha volutamente lasciato fare, comportandosi come uno che vede che una tegola del tetto è in bilico e sta per cadergli in testa e sta lì a guardare invece di spostarsi e magari prendere una scala e toglierla perché nessuno si faccia male.
E visto che siamo in tema di prese in giro e di cattiva comunicazione, parliamo di come Conte, che ha fatto le stesse cose di Draghi, ma che è stato criticato all’inverosimile, mentre quello che fa Draghi va sempre bene, a dimostrazione che l’unica cosa che conta per i politici italiani è avere una fetta di potere (quelli che criticavano Conte lo facevano perché erano fuori dal governo, mentre ora, che possono stare dalla parte dei bottoni, se ne stanno buoni e tranquilli). Oppure parliamo dei giovani, che fino a poco tempo fare erano una risorsa, la nostra speranza, il nostro futuro, e ora sono diventati degli appestatori, la causa primaria della nuova ondata covid e sono additati come il male.
Tutto ciò per dimostrare che a livello di comunicazione l’Italia è davvero messa male, riuscendo a ottenere sempre l’opposto di quanto si vorrebbe raggiungere. Green pass, vaccinazioni, sono al momento i mezzi più efficaci per, se non fermare, rallentare la pandemia, ma a causa di una comunicazione errata vengono visti in malo modo e guardati con sospetto e diffidenza. Se a questo ci si aggiunge che in troppi fanno sparate di vario genere su questioni così importanti aggiungendo caos al caos che già c’è, si capisce perché la cattiva comunicazione è così pericolosa e va a minare qualcosa d’importante come la prevenzione.

1 comment to Green Pass, cattiva comunicazione e altro.

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