è sempre pericoloso, perché genera esempi da seguire.
Una lezione che in Italia non si è appresa. O non si vuole apprendere. Perché a un certo punto non si può sempre ricadere sulla buona fede: fare così significa non voler vedere le cose, rendersi volontariamente ciechi. O semplicemente cercare di far credere alle persone le cose in modo diverso da quello che non sono.
Come tutti ormai sapranno, dato che tutti i mezzi d’informazione ne hanno parlato, Berlusconi è stato assolto in secondo grado per le accuse inerenti il processo Ruby. Come si legge in questo articolo “Assolto “perché il fatto non sussiste” dalla concussione e “perché il fatto non costituisce reato” dalla prostituzione minorile. La seconda Corte d’Appello di Milano ha ribaltato, a sorpresa, la sentenza con cui il Tribunale, poco più di un anno fa, aveva condannato Silvio Berlusconi a sette anni di carcere per il caso Ruby.”
C’è ancora la Cassazione, ma quanto successo è qualcosa di grave. Il fatto che l’indagato avesse avuto ruoli di governo e un forte patrimonio economico (alla luce del suo modo di fare atto a comprare gli altri per avere appoggio) non fa pensare a una coincidenza.
E’ un brutto messaggio quello che viene lanciato con questa sentenza, perché fa passare che anche se si commettono reati se ne può uscire indenni, senza subire nessuna condanna. La giustizia ormai in Italia viene vista come qualcosa che non tutela, dove tutto è permesso e si lascia correre come se niente fosse successo. Si rifletta sul fatto perché ci sono tanti casi (e tanti non sono stati ancora portati alla luce) di corruzione, di truffe, ma anche un’esplosione di violenza dove si uccidono ex, mariti, mogli, figli con la stessa facilità con cui si uccidono le mosche. La gente è ormai entrata nell’ottica d’idee che qualsiasi crimine commetterà, se la caverà con poco o niente.
A questo punto, non ci si scandalizzi o meravigli di quello che accade ogni giorno avendo davanti precedenti simili, perché si è fatto in modo di costruire un sistema del genere.
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