Premessa iniziale: per scritto s’intende un racconto, un romanzo.
Il primo fattore che entra in gioco è il gusto personale, che fa propendere per un genere piuttosto che un altro: può essere horror, fantascienza, fantasy, saggistica, psicologia; ognuno ha il suo. Logicamente, a seguito di ciò nel giudizio vengono presi in considerazione altri fattori, quali lo stile, lo sviluppo della trama e dei personaggi. Se la tipologia di storia piace, ma è realizzata in maniera mediocre, si avrà una bocciatura, mentre se ci sono qualche incongruenze o pecche, ma nel complesso l’opera è stata apprezzata, si avrà una promozione.
Il metodo di giudizio deve però cambiare se è una casa editrice a fare una valutazione o se si fa parte di una giuria di un concorso. Il gusto personale non deve entrare in gioco, ma occorre essere oggettivi valutando il lavoro in maniera professionale, giudicando lo stile, la realizzazione dell’idea, la caratterizzazione dei personaggi, lo sviluppo della trama: tutti fattori che devono essere valutati a fondo e soppesati con cura.
Purtroppo questo tipo modo di valutare in Italia non viene utilizzato, dove il gusto personale la fa da padrone insieme all’adattarsi e seguire le mode del momento e non si premiano i lavori qualitativamente migliori. Una scelta sbagliata, come ha dimostrato il fatto che si è bruciato il mercato in certi settori, vedasi il fantasy (ho parlato di tale argomento in questo articolo).
Ma che differenza c’è tra i due metodi di giudizio?
Faccio un esempio.
Diverso tempo fa ho letto Sopravvissuti di Richard Morgan. Benché la storia fosse interessante, lo stile buono così come la caratterizzazione dei personaggi, non ho proseguito nella lettura della successiva opera della trilogia perché non ho apprezzato la scelta di come sono state usate le scene di sesso, dato che sono fini solo a se stesse e si percepisce il compiacimento dell’autore nel mostrale in tutti i loro dettagli. In questa scelta è entrato in scena il gusto personale, perché in un fantasy non ricerco sesso descritto in una certa maniera: se lo voglio, so dove cercare. Questo ha portato a una mia bocciatura nei riguardi dell’autore.
Giudizio che invece sarebbe stato differente se l’avessi dovuto esprimere all’interno di un concorso o di selezione per pubblicazione di una ce. Buono stile, personaggi ben caratterizzati, buono lo sviluppo dell’intreccio, trama complessa e interessante. Un romanzo che come valutazione raggiunge un 7.5, possedendo discrete possibilità di vittoria perché è un romanzo ben fatto.
Questo dovrebbe essere il modo di agire che purtroppo nel nostro paese non viene usato, dove molte cose vengono falsate, dimostrando quale sia il livello di onestà e di competenza e dando risposta a come mai sugli scaffali delle librerie siano arrivati e arrivino tanti prodotti di così basso livello.
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