Il Richiamo delle Spade è il secondo libro pubblicato in Italia da Gargoyle di Joe Abercrombie, il primo della trilogia La Prima Legge; un romanzo che fa conoscere il mondo già visto in The Heroes, che mostra come si è arrivati ai fatti che si verificano nel volume appena menzionato. C’è meno azione rispetto al libro precedentemente pubblicato (ed è logico visto che lì l’attenzione era tutta incentrata su fatti verificatisi in tre giorni su di un campo di battaglia), ma il mondo e i suoi eventi hanno maggiore spazio, permettendo così d’avere una maggiore chiarezza su quanto sta accadendo.
Se in The Heroes c’era la pura e semplice forza bruta delle armi, in Il Risveglio delle Spade la magia è molto più presente (già il nome della trilogia prende nome dalla Prima Legge che i Maghi seguono per sfruttare le arti arcane): Spiriti, il Palazzo del Creatore, le energie che Bayaz è capace di risvegliare, i Mangiatori e un presente che affonda in un passato che si riteneva leggenda e mito e che invece è molto più reale di quanto si possa credere, al punto da spingere una ricerca ai confini del mondo.
Questa è solo una parte della storia che s’intercala in mezzo alle trame e gli intrighi di potere dell’Unione, l’avanzata dell’esercito del Nord e le mire espansionistiche di Gurkhul; il tutto affrontando i drammi, i dilemmi, le decisioni dei vari protagonisti della storia.
In modo semplice e diretto, Abercrombie è capace di creare e caratterizzare personaggi che subito rimangono impressi nella memoria: Bayaz, l’Inquisitore Glokta, Logen Novedita. Con il suo modo di scrivere e la visione del mondo che dà ai protagonisti, Abercrombie è capace di mostrare la generosità, la durezza, l’oscurità, la spietatezza che ogni singolo uomo possiede.
Uno scrittore che sta dando dimostrazione delle sue capacità narrative e che merita d’essere seguito.
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