5 cm al secondo è il romanzo tratto dall’omonimo film ed è realizzato sempre da Makoto Shinkai. Il regista, come per altri suoi lavori, ha voluto cimentarsi come scrittore in modo da completare con la versione cartacea della sua storia quella cinematografica.
“Ciò che si può rappresentare per immagini è diverso da ciò che si può rappresentare con un testo. Ci sono molte cose più immediate da capire attraverso una rappresentazione per immagini (e musica), ma ci sono anche emozioni che non hanno bisogno di immagini” scrive l’autore nella postfazione del romanzo e ha perfettamente ragione. Avendo sia visto il film, sia letto il libro, posso concordare che le due opere si completano a vicenda e allo stesso possono essere fruite singolarmente; sinceramente però non so se il mio giudizio è stato condizionato dall’aver visto prima il film. Rimane tuttavia il fatto che è stata una lettura coinvolgente, che praticamente mantiene la stessa trama nei primi due capitoli (Fiori di ciliegio e Cosmonauta), mentre con il terzo (5 cm al secondo) da maggiori informazioni sulla vita di Takaki dopo il liceo, mostrando i rapporti con le fidanzate che ha avuto all’università e al lavoro, la sofferenza che ha provato e il tormento di non essere riuscito a far avvicinare nessuno, anche di poco, alla felicità. In questo capitolo è mostrato come Takaki non riesce a comunicare i propri sentimenti agli altri, portandosi dietro una ferita che risale ai tempi delle medie, del suo amore per Akari, così puro e grande che in un qualche modo l’ha bloccato perché l’ha idealizzato. Takaki anche se ha studiato, ha trovato un lavoro dove ha avuto successo e in apparenza ha avuto una vita soddisfacente, in realtà non è riuscito davvero ad andare avanti da quel dolce e fantastico momento, è in un qualche modo rimasto bloccato dal suo ricordo impedendogli di vivere altre relazioni e di poter contraccambiare i sentimenti delle ragazze innamorate di lui (come accade con Kanae, la protagonista di Cosmonauta).
5 cm al secondo è una lettura consigliata, che come il film sa suscitare emozioni, capace di completarlo (per esempio mostrando i sentimenti di Kanae per la sorella maggiore e il mare o rivelando i contenuti delle lettere che Takaki e Akari si erano scritti ma che non erano riusciti a consegnare) e di far godere ancora di più una storia profonda.
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