
Ieri nel post che parlava della morte di Ray Bradbury, Martina nel suo commento in risposta al mio ha parlato di Marchionne e di come le condizioni dei lavoratori all’interno delle ditte Fiat siano peggiorate dopo il famoso referendum tenuto all’interno del gruppo di Torino; un modello che si sta cercando d’allargare a tutto il complesso industriale italiano.
Il lavoratore oltre a perdere giorno dopo giorno potere d’acquisto con stipendi che non crescono a differenza del costo della vita (quando ci sono e quando non calano), vedono diminuire anche i suoi diritti e soprattutto la dignità d’essere umano: è solo entità produttiva. Se questo è un uomo, scriveva Primo Levi nel libro in cui raccontava come gli ebrei venivano trattati nei campi di concentramento; la stessa cosa può domandarsi un lavoratore al giorno d’oggi. Certo, non si è ancora a quei livelli, ma un degrado delle condizioni umane e del rispetto c’è ed è evidente: per il guadagno si sacrifica tutto, la vita non ha più alcun valore.
Come nel caso dell’impresa Ilva di Novi Ligure (Alessandria) dove un lavoratore di trentuno anni è morto schiacciato da un muletto e la ditta ha fatto andare avanti la produzione come se niente fosse; nemmeno la morte riesce più a far fermare a riflettere, a dar spazio al cordoglio. The show must go on, cantavano i Queen. Ma vale davvero la pena far andare avanti uno spettacolo del genere?
Inutile aspettarsi qualcosa dagli imprenditori che pensano solo al loro profitto; ma le persone dovrebbero reagire, darsi una mossa perché è sulla loro dignità, sulla loro pelle che si sta giocando.
Siamo in tempi di postdemocrazia, e chi lavora è il più penalizzato. Se fossero esistite queste condizioni ai tempi in cui ho fatto l’operaio mentre aspettavo di trovar di meglio, probabilmente sarei passato direttamente al crimine organizzato.
Forse è a causa di quest’assenza di regole e tutele per i lavoratori che in Italia ci sono tanti che prendono scorciatoie e ci si ritrova con un’evasione così elevata: non sentendosi tutelata la gente s’arrangia come può. Certo, ci sono i furbi che non s’accontentano mai e vogliono sempre di più, ma l’andazzo attuale sta portando sempre più in basso e nonostante i riscontri evidenti, si continua a non voler capire.