Su Fantasy Magazine è stata pubblicata la recensione che ho scritto insieme a Martina Frammartino di Presagi di Tempesta , il dodicesimo libro della monumentale opera La Ruota del Tempo, creata da Robert Jordan e, a seguito della sua scomparsa, ora portata a conclusione da Brandon Sanderson.
So già che per qualcuno le saghe, specie se lunghe, possono essere stancanti, dato l’arco di tempo che occorre attendere per giungere a conclusione, oltre che dispendiose in termini economici (non occorre però acquistare per forza i romanzi: c’è sempre la biblioteca 🙂 ), ma per certe vale la pena l’attesa; è il caso della serie della Torre Nera di Stephen King, del ciclo Malazan di Steven Erikson. E lo è per la Ruota del Tempo: una lettura piacevole, ma anche ricca e profonda.
Forse è una coincidenza, ma mi capita sempre più spesso di prendere tra le mani libri che mostrano uno stato che sto attraversando e mi è di supporto. Quale che sia la realtà, un libro può essere sempre di aiuto. E se non lo sarà, avrà fatto passare piacevolmente dei bei momenti. Che sia così per chiunque voglia leggere la Ruota del Tempo.
Senza biblioteca sarei persa…
Per quanto riguarda le saghe io le detesto, ma salto l’ostacolo leggendo la storia quando è già pubblicata per intero 🙂
Pensando alle saghe m’eri venuta in mente proprio tu 😉