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Predator, la saga cinematografica

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PredatorPredator, come Alien, è diventato un personaggio cult nel mondo del cinema. E come Alien, Predator è un alieno e anche lui ha avuto una saga cinematografica abbastanza lunga, dalle fortune alterne.
Non si più che cominciare dal primo, iconico Predator del 1987, il migliore di tutta la serie e, se si deve essere sinceri, ci si poteva fermare con questo film perché tutto era stato detto e mostrato (o quasi). Inutile dire che avere nel cast figure del calibro di Arnold Schwarzenegger e Carl Weathers abbia aiuto non poco questa pellicola ad aver fortuna; il merito però non è tutto loro: dietro al successo c’è anche una buona regia che ha saputo creare la giusta atmosfera e suspense. La trama è abbastanza semplice: una squadra di militari va in missione di salvataggio in un paese del Sudamerica per recuperare un ministro precipitato con l’elicottero nella giungla. Si scoprirà che la missione non è quella per la quale sono stati ingaggiati, ma i veri problemi sono altri: i membri della squadra iniziano a essere uccisi senza poter vedere chi li ha colpiti. Inizia così una caccia dove non si capisce chi è davvero la preda e il predatore. Solo Dutch (Schwarzenegger) e una guerrigliera catturata sopravvivono all’invisibile nemico, che si rivelerà essere un alieno dotato di un equipaggiamento con un’avanzata tecnologia che gli permette di mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente in cui si trova e di vedere all’infrarosso. Capiti i punti deboli del nemico (non può individuarlo se si cosparge di fango), Dutch prepara il campo di battaglia per sconfiggere il pericoloso nemico: seguirà uno scontro finale dove l’uomo ha la meglio sull’alieno, che prima di morire si fa esplodere.
Con il successo avuto, inevitabilmente non potevano che esserci dei seguiti, che però non potevano essere all’altezza del primo. Motivo? Una volta rivelata la sorpresa, si sapeva già con chi si aveva a che fare e tutta la suspense e l’atmosfera cessavano di essere, si aspettava solo di vedere quando il Predator si sarebbe rivelato. Per questo motivo Predator 2, del 1990, non si è avvicinato minimamente al suo predecessore e non solo perché Schwarzenegger non faceva parte del cast; benché abbia apprezzato Danny Glover in altre pellicole (la serie di Arma Letale), in questo film non convince, ma non è colpa sua: è tutto il film che non va.
Passano così quattordici anni e si fa un crossover facendo incontrare le due razze aliene più pericolose e famose viste al cinema: nasce così Alien vs Predator (2004). Si scopre che i Predator usano gli Alien per dimostrare il loro valore in battute di caccia: in un’isola sub-antartica sorge una piramide aliena dove è ibernata una regina Alien. Una squadra viene mandata a esplorare e naturalmente finisce nello scontro tra le due razze, venendo massacrata. Soltanto una donna tra umani e Predator riesce a sopravvivere allo scontro con gli Alien. Non un disastro come film, ma che non raggiunge nemmeno lontanamente il livello né del primo Predator né dei primi due capitoli della serie Alien.
Di Aliens vs. Predator 2 (2007) non posso dire nulla, dato che non l’ho visto, ma la visione del primo non mi ha mai invogliato a recuperarlo.
Si arriva così al 2010, venti anni da Predator 2 e c’è da dire che con Predators si è avuto un miglioramento rispetto al secondo capitolo della saga; certo, non siamo al livello del primo, ma il film ha un buon ritmo. Dall’ambientazione metropolitana si ritorna alla giungla, anche se si tratta di una giungla aliena: un gruppo disparato di persone esperte nell’uso delle armi e nell’arte dell’uccisione viene rapito e portato su un pianeta artificiale, che altro non è che una riserva di caccia dei Predators. L’incontro con un uomo sopravvissuto per anni sul pianeta fa scoprire che ci sono delle divisioni tra gli alieni, che si combattono tra loro. Seguiranno solite cacce tra uomini e alieni, ci sarà anche un traditore tra le fila umane, ma due personaggi riusciranno a sopravvivere, benché ancora intrappolati sul pianeta, dove giungono altri esseri umani per una nuova caccia.
Passano altri otto anni e arriva The Predator, che purtroppo fa passi indietro rispetto al precedente: lo si può mettere al livello di Predator 2. Evitabile.
Si arriva così a Prey, ultimo film (finora) della serie e prequel del primo film. Molto prequel, dato che è ambientato nel 1719, tra gli indiani d’America; inutile soffermarsi sulla trama, dato che il copione è sempre lo stesso. Tuttavia il film è gradevole e si lascia guardare, anche se ormai non c’è più l’effetto del primo Predator, perché ormai gli alieni sono stati fatti vedere in tutte le salse.
In conclusione, dando un giudizio personale, da vedere sicuramente Predator, poi recuperare Predators e Prey; il resto meglio lasciarlo perdere.

3 comments to Predator, la saga cinematografica

  • Ho visto il primissimo film e Prey. Che dire? si fanno guardare ma non ho mai particolarmente apprezzato. E se devo dire la verità, dei film del buon Schwarzenegger non ne salvo moltissimi, anche se Conan il Barbaro è eccezionale.

    • Swhwarzeneger ha fatto per lo più film di cassetta, alcuni buoni, altri meno. Tra quelli meritevoli di essere visti, oltre al primo Conan e Predator, Atto di forza e i primi due Terminator. Anche se non a questi livelli, direi che anche Contagious non è male, dato che si distacca un po’ dall’immagine cinematografica che in tanti avevano di lui (c’è da dire che non ha fatto solo film pieni di combattimenti ed esplosioni, basti vedere Un poliziotto alle elementari, Junior e I gemelli).

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