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Monstress. Volume Uno. Risveglio

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Monstress. Volume Uno. Risveglio Monstress.Volume Uno. Risveglio è il volume edito in Italia da Mondadori che raccoglie i numeri dall’uno al sei della serie Monstress realizzata da Marjorie Liu e Sana Takeda. L’ambientazione è un connubio di atmosfere del primo Novecento, magiche, egiziane e orientali; si è di fronte a un mondo dove ci sono armi da fuoco, elettricità, ma anche razze e creature magiche, oltre a poteri occulti (che in un qualche modo ricordano gli spiriti dei culti sciamanici) di grande portata. Quindi non è sorprendente avere a che fare con gatti parlanti dalle molte code (ma non sono gli unici: vedere lupi dalle sembianze umanoidi), bambine con code da volpi, uomini dalle ali di corvo. Come non deve sorprendere di avere a che fare prevalentemente con personaggi femminili: si è in una società matriarcale, dove sono le donne ad avere il comando. Certo, sono presenti esseri maschili come il Re delle Scimmie, Sir Corvin d’Oro, Revak, Ren, ma l’autrice ha voluto soffermarsi sui vari punti di vista femminili: Marjorie Liu, avvocato e autrice di diciassette romanzi, ha tra le sue opere fumetti come X-23. Black Widow, Dark Wolverine e Astonishing X-Men, per il quale è stata candidata a un GLAAS (Gay&Lesbian Alliance Against Defamation) Media Award. Nelle tavole di Monstress traspare questo suo aspetto e si avverte il suo voler combattere la discriminazione e la sopraffazione che si fa verso chi è diverso: questo è uno dei temi principali dell’opera. Campi di concentramento, persecuzioni, sperimentazioni su esseri viventi che ricordano quelle naziste: si vive in un mondo dove imperano paura, ossessioni, disprezzo. Il fine come sempre è ottenere maggior potere e avere supremazia sugli altri; non sorprende che le cinque razze del Mondo Conosciuto lottino tra loro chi per la sopravvivenza, chi per espandere il proprio dominio. Si hanno i gatti, la razza più antica, generati da Ubasti. Poi gli umani, una casta esiliata, dicono i poeti, condannata a vivere sulla terra per aver tradito la fiducia della propria dea; non hanno la magia, ma alcune donne possiedono dei poteri: esse sono le Cumae. Gli Antichi, dalle sembianze di bestie, sono un mistero, ma sono una razza potente, che la dea lunare ha dotato d’immortalità e terribili poteri magici; di essi fanno parte la Corte dell’Alba e quella del Crepuscolo. Gli Arcanici, figli dell’unione di Antichi e umani, portatori del meglio e del peggio di entrambe le razze. Gli Antichi Dei, creature dotate di un potere immenso e distruttivo, che un tempo minacciarono quasi tutte le forme di vita ma che ora solo le loro ombre infestano il mondo; almeno così è stato per tanto tempo.
Una tavola di Monstress. Volume Uno. RisveglioLe vicende ruotano attorno alla giovane Maika Halfwolf, al mistero che si cela nella sua vita e a quanto è accaduto a Costantine: qualcosa di grosso, che ha sconvolto il mondo e ancora dopo anni sconvolge chi ha assistito a quello che è accaduto. Fin da subito si capisce che è una ragazza particolare, dotata di un potere di cui nemmeno lei conosce la portata. Con maestria, Marjorie Liu rivela con l’avanzare delle pagine i segreti della vita della ragazza e della storia del mondo: un mondo fatto d’intrighi, cospirazioni, persecuzioni, tradimenti, che unisce miti e credenze di varie religioni del nostro mondo, come a esempio il ritenere di acquisire la forza e le capacità dell’avversario mangiandolo; le Cumae catturano, seviziano e fanno esperimenti sugli Arcanici per ottenere il Lilium, un sottoprodotto della morte, una sostanza secreta dalle ossa dei defunti, parte dell’essenza che conferiva agli Antichi il loro potere e che una volta estratto dona enormi benefici a corpo e mente umani. Proprio esso, per via delle persecuzioni e degli orrori perpetrati per averlo, trascina umani e arcanici in un conflitto sempre più esteso che rischia di coinvolgere tutte le razze.
Una guerra per ottenere maggior potere, il desiderio di dominio assoluto, antichi e potenti dei che si risvegliano: temi già visti (ormai si è visto di tutto), ma la trama è ben congegnata e spinge il lettore a scoprire la verità dei personaggi e del mondo. Non importa se l’originalità non è il suo forte, se Maika, priva di un braccio e rimpiazzato da uno artificiale, sembra la versione femminile di Gatsu di Kentaro Miura e se l’Antico Dio che si risveglia, con i suoi tanti occhi, ricorda nei tratti quello che Miura ha disegnato nel numero 51 della serie regolare di Berserk, quando il Cavaliere del Teschio usa la Spada del Richiamo, la cui lama è maturata all’interno del suo corpo con i Bejelit sottratti agli Apostoli (vedere le tavole in fondo all’articolo). Non sorprende se la disegnatrice Sana Takeda si rifaccia in alcuni casi al tratto di Miura, seppur non raggiungendo il livello di dettaglio del creatore di Berserk. Il punto forte delle tavole sono la cura e l’espressione dei volti (soprattutto nei primi piani), la realizzazione degli ambienti chiusi e dei paesaggi, oltre l’ottimo uso dei colori; una cura che sarebbe stata apprezzata in tutte le tavole, dato che in alcune il tratto appare un poco trascurato, specie quando si tratta di disegnare corpi (umani e animali). Un piccolo dettaglio che se curato di più avrebbe reso il volume, sotto l’aspetto grafico, un prodotto ottimo invece che molto buono.
Pregevole la realizzazione dell’edizione italiana, che presenta cura e attenzione al prodotto, con buona qualità della carta e della rilegatura e la scelta di usare copertina rigida; prezzo non elevato (19 E per 208 pagine di tavole a colori), che rientra negli standard del settore.
In definitiva, Monstress.Volume Uno. Risveglio è una lettura più che valida, con una buona caratterizzazione di personaggi, storia e ambientazione, ben coadiuvato da un comporto grafico di pregevole fattura.

Dio Antico in Monstress

Spada del Richiamo. Tavola presente nel numero 51 della serie regolare di Berserk

3 comments to Monstress. Volume Uno. Risveglio

  • Oddio sembra un fumetto disegnato bene ma anche pareccio impegnativo…

    • Al momento ci sono degli elementi ancora da scoprire, che dovrebbero essere rivelati nel secondo volume in uscita questo mese in lingua originale (da noi non so quando arriverà, penso tutto dipenda da come andranno le vendite del primo volume); non so però se darà conclusione alle vicende o se continuerà (al momento ogni volume contiene sei numeri della serie).
      Non viene data la pappa pronta, ma gli elementi vengono rivelati un pezzo alla volta; nella prima parte ci si trova buttati nella mischia senza spiegazioni e solo dopo diverse pagine (ovvero verso circa la metà) qualcosa comincia a essere chiarito. Un po’ come ha fatto Erikson con la saga Malazan.

  • […] pagine in meno (160 pagine contro le 200 e più di Monstress Volume 1. Rivelazione; in questo articolo la recensione del precedente volume). Questa è una scelta editoriale sbagliata, perché se i […]

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