L’orda degli orchi è il primo volume della trilogia La lama del cacciatore di R.A. Salvatore, ed è il diciassettesimo della nuova edizione di Armenia. Gli eventi di questo nuovo capitolo delle avventure di Drizzt Do’Urden si collocano dopo la serie I Sentieri delle Tenebre, con tutto il gruppo di nuovo riunito dopo che Wulfgar è riuscito a ritrovare se stesso dopo essere ritornato dall’Abisso. Bruenor è tornato a essere re di Mithral Hall dopo la morte di Ganfalug e si sta apprestando a tornare dalla Valle del Vento a riprendere il ruolo che già un tempo era stato suo; ma prima che ciò avvenga vuole godersi ancora l’avventura e magari ritrovare Gauntlgrym, la leggendaria fortezza sotterranea dimora di migliaia di umani e nani.
Il viaggio pare relativamente tranquillo, con qualche scontro di quelle che sembrano tribù di orchi impegnate a depredare i viaggiatori della regione; esse però non sono che l’avanguardia di un vero e proprio esercito guidato da Re Obould, alleatosi con i giganti del ghiaccio di Gerdi e un gruppo drow che si è allontanato dal Sottosuolo. Rifugiatisi nella cittadina di Shallows, si ritrovano a subire un assedio feroce; Drizzt, per cercare di allentare la morsa dell’attacco e impedire che le mura vengano distrutte dal bombardamento dei giganti, esce dalla città e attacca i nemici alle spalle. Il suo intento riesce parzialmente, ma è costretto ad allontanarsi per non soccombere e vedere il suo amico Bruenor cadere dalla torre distrutta dai lanci dei giganti e le mura farsi sempre più piene di brecce. Solo tra i nemici, per sopravvivere Drizzt è costretto a risvegliare il Cacciatore, la parte più istintiva e feroce di lui.
Seppur in grosse difficoltà e feriti gravemente, Bruenor e gli altri compagni ricevono un aiuto inaspettato, riuscendo a fuggire dalla città in rovina e dal suo destino di morte.
L’orda degli orchi è una buona lettura d’intrattenimento, che mostra il continuo delle avventure degli eroi più conosciuti di R.A. Salvatore e lo sviluppo delle loro personalità in base a agli eventi accaduti. Piacevole libro, ma niente di trascendentale.
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