Forse il mondo è sempre stato così. Forse è sempre stato distruttivo: una mentalità che non ha fatto altro che portarsi dietro strascichi e danni.
Non ci sono prove di questo, dato che la mente umana ha la tendenza a rimuovere gli errori del passato, ad allontanarli, ricacciandoli nel profondo. Purtroppo questo non fa altro che peggiorare le cose, dato che il nemico peggiore è quello che lavora in silenzio, senza che ce ne si accorga.
Per quanto si conosce dai reperti archeologici scoperti, la storia è sempre stata percorsa da cicli di creazione seguiti da cicli di distruzione.
Così nel grande, così nel piccolo.
Pochi, davvero pochi, specie nel paese in cui viviamo,avvolti da un clima d’inerzia e d’annichilimento etico e morale (tralasciando quello psicologico e spirituale che sono ancora più in basso), sono capaci di darsi da fare e realizzare qualcosa di buono: troppi lasciano andare, lasciano perdere, perché non ci si può far nulla, perché tutti fanno così. Molti subiscono; pochi si ribellano. Non a parole, ma coi fatti: a parole si è buoni tutti, ma è alla prova pratica che si dimostra valore o mancanza.
Però si è bravissimi a criticare, a sputare sentenze, a emettere giudizi. Ci si sente delle cime, dei saggi, ma se esistesse uno specchio che mostra la vera immagine, si vedrebbero tanti spiriti molli e giallognoli, accidiosi e invidiosi, iracondi e superbi.
Criticare, distruggere: tutto facilissimo.
Difficilissimo creare.
La verità è che la maggior parte dell’umanità adesso ha deciso d’abbracciare il Distruttore. Chi cerca di seguire una strada diversa è considerato un sempliciotto, un ingenuo, un idealista. Bisogna adeguarsi, seguire la corrente del mondo, sono i suggerimenti dati con sorrisi plastificati, per il bene di chi non calpesta certe vie; per “aiutarli”, per “redimerli”. Perché altrimenti si è tagliati fuori, si è idioti.
Ma chi è l’idiota?
E’ davvero la persona semplice,non preda dell’ipocrita ambiguità professante moralità ma agente in modo meschino e approfittatore, o lo sono i manipolatori, gli illusionisti, i vampiri?
Ci si vende davvero per poco, un pezzo alla volta, fino a quando non rimane più niente. E quando questo avviene, si vuole privare anche gli altri di ciò che hanno, perché non abbiano nulla e si sia tutti uguali.
E non avendo più niente, ci si sente il tutto, il meglio che possa esserci.
Così va il mondo. Così è la povertà.
Un’idiozia.
In una città viveva un uomo, tutti ritenevano che fosse il più grande idiota della regione. Quell’uomo era molto preoccupato poiché, ovunque andasse, la gente lo derideva e trovava risibile qualsiasi cosa dicesse. Anche quando diceva cose giuste, tutti lo deridevano, poiché nessuno riusciva a credere che quell’idiota potesse dire una cosa giusta. Ormaii tutti presumevano che fosse un perfetto idiota. Un mistico Sufi visitò il villaggio e l’idiota andò da lui, confidandogli: “La mia vita è completamente rovinata: tutti pensano che io sia un idiota! Potresti aiutarmi?”.
Il mistico rispose: “È facilissimo! Devi solo metterti a criticare e fra sette giorni torna da me. Io rimarrò qui per una settimana, solo per te: in sette giorni, tutto cambierà. Ma tu devi criticare! Se qualcuno citerà Shakespeare, replicherai immediatamente: `Cosa sarà mai? Sono tutte assurdità senza senso, è tutta immondizia!’. Se qualcuno dirà: `La Luna è bellissima, guardala!’ replicherai: `Che cosa sarà mai? Non vedo alcuna bellezza: dimostrami che nella Luna c’è bellezza!’. Nessuno riuscirà a dimostrarlo, poiché non si può dimostrare la bellezza. Se qualcuno dirà: `Che bel mattino!’ lo sommergerai immediatamente di critiche. Per sette giorni non dovrai fare altro che andare in giro per la città, criticando tutto e tutti”. Dopo sette giorni l’idiota tornò dal mistico. Non era solo, aveva un seguito di centinaia di persone, che dissero al mistico: “Hai fatto un miracolo! Il più grande idiota della regione si è trasformato nel più grande saggio. Nessuno riesce a tenergli testa nelle discussioni!” L’idiota-Cechov (racconto)
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