Le luci di settembre è un romanzo del 1996 di Carlos Ruiz Zafon. Opera pubblicata nella narrativa per ragazzi, la speranza dell’autore (come scrive nella prefazione) è di coinvolgere persone di età. Le luci di settembre è ambientato in Normandia (Francia) tra il 1936 e il 1937. La famiglia Sauvelle, dopo la morte del capofamiglia Armand, si trova in cattive acque a causa dei debiti lasciati da quest’ultimo; le cose migliorano quando monsieur Laconte trova un buon impiego per Simone (la moglie di Armand) in un piccolo paese sulla costa, Baia Azzurra, lontano dalla grigia nebbia di Parigi.
Per lei e i suoi due figli (Dorian e Irene) inizia una nuova vita. I tre fanno così la conoscenza del loro datore di lavoro, Lazarus Jann, inventore e fabbricante di giocattoli, e della sua favolosa casa, Cravenmoore; soprattutto l’introverso Dorian è affascinato dai meravigliosi costrutti meccanici (ma anche un po’ inquietanti) che animano la casa e dal suo proprietario, che accetta di mostrargli la sua arte. L’attenzione di Irene è invece rivolta a Ismael, cugino di Hanna, la domestica di Lazarus: i due presto entrano in sintonia e cominciano a frequentarsi, facendo passeggiate sulla spiaggia e gite in barca, dato che Ismael lavora con suo zio come pescatore.
La vita scorre piacevole e tranquilla, fino a quando il piccolo paese viene sconvolto dalla morte violenta di Hanna. Ismael e Irene, visto che la polizia liquida il caso con superficialità, decidono d’indagare e scoprire cosa è realmente accaduto la notte in cui la ragazza è deceduta; la loro indagine li porterà a svelare l’oscuro segreto che è celato a Cravenmoore, legato alla scomparsa di una donna presso il vecchio faro tanti anni prima, e legato al passato di Lazarus.
Le luci di settembre è un romanzo dal ritmo veloce e uno stile semplice ed essenziale, capace di tratteggiare però anche atmosfere poetiche ed evocative; i personaggi sono ben caratterizzati, anche se in questo romanzo non si deve cercare un’introspezione approfondita. Molto apprezzata la scelta di far iniziare e concludere il romanzo con uno scambio di lettere tra Ismael e Irene, che vanno a rievocare gli eventi passati dopo che la vita (e soprattutto la Seconda Guerra Mondiale) li hanno separati. Interessante l’uso del doppelganger e dell’ombra, archetipo che in Le luci di settembre prende forma, così com’è interessante e fiabesco il passato di Lazarus Jann e di com’è arrivato a essere quello che è.
Le luci di settembre è un’opera che parla di crescita, di perdita e di come alle volte ci si attacchi ai ricordi, vivendo con gli occhi incollati al passato. Una lettura veloce e valida.
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