
Quando si apprezza l’ambientazione creata da uno scrittore, nel vederla cambiare alle volte si corre il rischio di perdere una parte del piacere avuto nel leggere certe storie.
E’ stato il timore avuto quando mi si apprestato a leggere La Legge delle Lande di Brandon Sanderson. Non che ritenessi che l’autore mi potesse deludere con questa sua nuova opera, ma ho una predilezione per le storie ambientante in mondi medievali o comunque non vicine all’era moderna e leggere di un mondo evoluto con stile vittoriano e western mi lasciava qualche incertezza, anche se la voglia di leggere di nuovo qualcosa di Sanderson c’era ed eccome.
A parte il prologo che in alcuni punti poteva essere scritto diversamente date le capacità dimostrate dall’autore, è stata una lettura scorrevole e piacevole, anche se non ha raggiunto l’epicità dei volumi della saga Mistbron cui appartiene (specialmente di L’Ultimo Impero e Il Campione delle Ere). Tuttavia il finale ha regalo colpi di scena e apparizioni che hanno fatto crescere il giudizio su un libro che nelle intenzioni Sanderson ha gettato le basi per una nuova trilogia nel mondo dei Mistborn. Per scoprire in maniera più approfondita il parere sul romanzo, ecco la recensione scritta per Fantasy Magazine.
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