“Forze ancestrali” è un romanzo fantasy di Andrea Zanotti autopubblicato, primo volume della trilogia Mondo Uno. In un universo antico, dove gli dei sono una presenza reale, il figlio del dio Asul, Samael, sta tornando per imporre il suo dominio; avvisati del suo ritorno dal Reietto, Orso Silente, LamaVeloce e CorvoRosso, capo della tribù dei Corvi della Sabbia, un piccolo gruppo, guidato da quest’ultimo, si mette in viaggio per avvisare i popoli del pericolo e prepararsi per fermarlo. Bello il modo in cui viene scoperto il ritorno di questa antica forza, con le tribù che ricordano i nativi americani e le loro tradizioni, la storia procede alternando momenti di stanca (specie quando si ha a che fare il Regno dei Ranovoi e il Senato Hoilos e i contrasti politici interni) ad altri veramente ben fatti (buona la parte di Hristo, Dotto dell’Accademia di Varianopoli, imprigionato per essere sacrificato al dio Moloch).
La caratterizzazione dell’ambientazione e delle divinità in gioco (le forze ancestrali del titolo) sono il punto di forza del romanzo, rendendo la trama meritevole d’essere letta. Superato lo scoglio dei primi capitoli, che risentono di una certa pesantezza descrittiva, la storia procede con ritmo; uno scoglio che può essere un limite per i lettori abituati allo stile attuale, come può essere quello di Martin o Abercrombie, dato che si rifà a uno stile aulico usato da autori come Howard e Tolkien. Ed è un peccato, perché la storia che sta alla base dell’opera è valida, riecheggiante di sfide antiche ed epiche; come sono validi i contrasti, le lotte tra la religione che vuole imporre un unico dio, sopprimendo i culti di tutte le altre divinità.
Una nota a margine, dopo aver parlato della trama e dello stile, va fatta sulla punteggiatura, specie per quanto riguarda l’uso delle virgole spesso inappropriato, che può influire sulla lettura e a cui occorrerà prestare maggiore attenzione.
In conclusione, Forze Ancestrali è una buona storia, che può essere resa migliore, specie per quanto riguarda la parte iniziale, con qualche modifica all’approccio delle descrizioni e all’uso della punteggiatura.
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