Difficile non conoscere Canto di Natale di Charles Dickens, una delle storie più famose sul Natale che non solo parla dello spirito natalizio, ma è anche una lezione sul rapporto con gli altri, sulle conseguenze delle proprie azioni, sulla durezza di cuore, l’egoismo e l’avarizia. E per avarizia non s’intende solamente l’attaccamento ai soldi, ma anche il non aprirsi e darsi agli altri, vuoi per delusioni, ferite del passato, l’ascoltare gli altri che hanno portato a credere che il successo sia l’unica cosa che conta.
In una notte particolare, quella prima di Natale, Ebenezer Scrooge viene visitato prima del fantasma del suo socio defunto da anni, che lo avvisa dell’arrivo di tre spiriti, quello del Natale Passato, quello del Natale Presente e quello del Natale Futuro. Con le loro visioni Ebenezer apre gli occhi su come è stato e ha vissuto, cambiando da un giorno all’altra la sua esistenza. Certo la paura ha avuto una parte in questo cambiamento, ma anche il rimpianto, la tristezza, il dolore e la solitudine: tutti questi sentimenti lo portano a prendere la decisione di vivere in modo diverso.
Il cinema non poteva non fare film su una storia del genere: basti pensare a Il Canto di Natale di Topolino della Disney, S.O.S. Fantasmi con Bill Murray, la pellicola d’animazione in 3D A Christmas Carol. Per chi non l’avesse visto (o se l’ha visto, di rivederlo) consiglio Festa in casa Muppet, in cui attori umani (con Michael Caine nei panni di Scrooge) sono affiancati da alcuni dei pupazzi animati del Muppet Show: lo spirito della storia di Dickens è mantenuto, a cui vanno aggiunte le gag divertenti dei Muppet. Non sarà una pellicola che ha cambiato la storia del cinema, ma è qualcosa di buono per ritrovare l’atmosfera di questo periodo di feste e del suo vero significato.
E con queste suggerimento, auguro a tutti di passare delle serene feste.
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