Da anni si stanno svolgendo campagne contro la pedofilia: inutile dire quanto esse siano fondamentali. Importantissimo dare loro il più risalto possibile perché la guardia non è mai alzata abbastanza, perché nella società attuale, così tecnologica, così connessa, così legata alla rete, si tende a condividere di tutto, senza pensare alle conseguenze di questa scelta e come verrà usato quanto condiviso. Molti adulti pubblicano le foto dei propri figli in rete per farle vedere agli amici, per stimarsi, senza considerare che c’è chi le guarda con occhi malati: più del 50% dei contenuti pedo-pornografici deriva dai social network. Prima di condividere le foto dei propri figli è meglio pensare, perché la rete non è solo divertimento, intrattenimento, ma possiede un lato oscuro che sempre più prende piede e sfrutta la semplicità con la quale vengono compiuti certi atti. Occorre sempre essere consapevoli prima di agire per non andare incontro a situazioni spiacevoli: ognuno, nel piccolo può dare il suo contributo a rendere il mondo un posto migliore o se non si vuole essere così ottimisti, può impedire che nel mondo venga aggiunto altro fango. In fondo, in certi casi, non ci vuole niente per dare il proprio contributo.
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