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Berserk 82

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Berserk 82Con Berserk 82 si conclude la parte del manga disegnata da Kentaro Miura e quello che si vedrà d’ora in poi sarà il lavoro dei membri dello Studio Gaga supervisionato da Kouji Mori, che proseguirà il lavoro dell’amico secondo quanto gli ha raccontato negli anni, senza aggiungere altro; quindi, quella che si leggerà, sarà la storia ideata da Miura. Qualcuno potrà obiettare che se l’autore del manga fosse stato ancora vivo avrebbe potuto far evolvere la trama in maniera differente da quella inizialmente pensata; qualcun altro potrebbe dire che se si fosse concentrato di più sulla storia principale, senza perdersi in trame secondarie o percorsi che hanno aggiunto poco alle vicende dei personaggi (sinceramente, l’avventura sul mare poteva essere evitata), ora si avrebbe la fine del suo Berserk. Con i se e con i ma però non si va da nessuna parte, sono chiacchiere per far passare il tempo e nient’altro; un esercizio mentale magari anche piacevole, ma che non fa cambiare la realtà.
“Quando mi sono svegliato, è rimasto solo un vago senso di solitudine che è subito svanito con una lacrima come una rugiada.” L’ultima frase pronunciata in Berserk 82 sembra essere quasi profetica, come se Miura avesse sentito di essere arrivato al punto di non poter andare oltre e dare una conclusione alla sua opera; un commiato triste, malinconico, come se ci si stesse per svegliare da un lungo sogno senza che se ne sia potuta vedere la fine.
Berserk 82 può essere così: una parentesi da sogno prima di essere costretti a svegliarsi sulla realtà, una quiete prima della tempesta. Per Gatsu e compagni la vita sull’isola degli elfi è un momento di pace, con Shilke e Farnese che si addestrano nella magia e Isidoro che fa siparietti con le altre streghe. Anche se lo si sospettava già dai tempi della prima Squadra dei Falchi (ci fu un discorso di Judo che lo fece intuire), praticamente viene rivelato che il Cavaliere del Teschio altri non è che l’Imperatore Gaisselick; Gatsu, tramite l’armatura del Berserk che un tempo era appartenuta al Cavaliere, scorge memorie del passato quando ci fu un’altra Eclissi che vide coinvolto colui che l’ha salvato dal sacrificio; a parte Void, i membri della Mano di Dio sono diversi, ma la carneficina che c’è stata è la stessa per cui è passato Gatsu. Secondo il maestro delle streghe, il Cavaliere del Teschio rivede il se stesso nel passato nel Guerriero Nero: per questo s’interessa tanto a lui.
E poi c’è il bambino della luna, che all’improvviso fa la sua ricomparsa davanti a Gatsu; il piccolo pare molto attaccato a Caska e passa con lei molti momenti sereni come se fossero una famiglia. L’incanto però viene infranto quando inaspettatamente il bambino inizia a parlare, trasformandosi poi in Grifis, lasciando Gatsu e Caska senza parole e facendo concludere così Berserk 82.
L’ultimo atto del capitolo può lasciare di stucco, ma per chi segue Berserk dall’inizio, la dualità bambino della luna/Grifis ha un senso; tuttavia, bisogna fare dei passi indietro per capirlo. Ai tempi della prima Squadra dei Falchi, subito dopo la cattura di Grifis, Caska rimane incinta di Gatsu; il feto che porta in grembo viene però contaminato dalla stupro perpetrato da Grifis durante l’Eclissi una volta che è divenuto Phempt. Poco tempo dopo essere stati salvati dal Cavaliere del Teschio, Caska ha un aborto spontaneo; il feto che ne esce è deforme, ma vivo, dotato di poteri soprannaturali e, anche se sparisce, interviene in soccorso della donna quando è in pericolo. Durante i Capitoli della Condanna, il feto, ormai morente dopo aver salvato Caska, viene ingerito dall’Apostolo Bejelit, che si sacrifica per riportare Grifis nel mondo reale e dare il via a un nuovo mondo. Grifis rinato è sì un essere soprannaturale, ma in lui c’è anche una parte del figlio di Gatsu e Caska, creando tra loro un legame ancora più forte di quello già esistente (amore prima e odio dopo l’Eclissi).
Adesso è tutto nelle mani di Mori e dei membri dello Studio Gaga, che cercheranno di rendere omaggio al lasciato di Kentaro Miura. Nell’attesa di leggere il proseguimento delle vicende di Caska e compagni, visto il periodo, faccio l’augurio di Buon Natale.

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