Basta guardare il cielo è un film del 1998 diretto da Peter Chelson e prodotto da Sharon Stone, che ha anche una parte nella pellicola. La storia, tratta dal romanzo Freak the Mighty di Rodman Philbrick, racconta dell’amicizia tra Kevin, un ragazzo molto intelligente malato della sindrome di Morquio, e Maxwell, un coetaneo dal fisico imponente ma schivo e con difficoltà a scuola e a socializzare, la cui vita è stata segnata dall’assassinio della madre da parte del padre. Come si capisce da subito, i due sono degli emarginati, ma insieme creano un sodalizio che li aiuta a superare le difficoltà personali e a essere accettati dagli altri: Kevin aiuta Max a uscire dal guscio in cui si è chiuso, facendogli acquisire sicurezza in se stesso e a fargli capire che lui non è come suo padre; Max, oltre a proteggerlo dalle angherie dei prepotenti della scuola, portandolo in giro sulle sue spalle, permette a Kevin di fare ciò che le limitazioni del suo fisico gli impediscono.
Basta guardare il cielo ha una struttura suddivisa in sette capitoli, che corrispondono ai sette capitoli del libro che Max sta scrivendo e fungono da introduzione agli eventi che avvengono in essi; è una storia a tratti divertente, a tratti drammatica, con momenti dove sono affrontati soprattutto i conflitti psicologici dei due ragazzi (Kevin che è consapevole di dove lo porterà la sua malattia; Max che ha il terrore di essere come il padre, condizionato dai pregiudizi della gente, tormentato dalle loro frasi ingiuriose quali “l’assassino, l’assassino ha per figlio un maialino” e dal fatto di non essere riuscito a testimoniare contro il padre nel processo per l’assassinio della madre).
Il film è una storia di formazione e di crescita, ma spinge anche alla lettura e alla scrittura, non solo come fonte d’ispirazione, ma anche d’aiuto e di protezione contro il dolore e le ingiustizie. Il libro che Kevin legge di più, e che poi passerà a Max, è Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda ed è da esso che prende spunto il suo modo di vivere; Basta guardare il cielo non è certo la prima storia dove immaginazione e fantasia sono una difesa dagli orrori del mondo, ma lo fa in maniera leggera e delicata. Un film ben girato e ben interpretato dai vari attori, che merita di essere recuperato e visto non solo dai più giovani.
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