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Visione

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Dopo il successo degli ultimi film sugli Avengers che vedevano tra i protagonisti Wanda e Visione, è stata creata la miniserie WandaVision di cui ancora non si sa molto, ma che sicuramente è legata agli eventi già visti e che approfondirà di più la storia tra i due.
Che cosa si è appreso di queste due figure da quanto visto sul grande schermo?
Wanda dapprima è una villain, alleata con suo fratello Pietro a Ultron, il cattivo del secondo film sugli Avengers; da altri film ispirati agli X-men (X-men – Giorni di un futuro passato e X-men – Apocalisse) si viene a sapere che è figlia di Magneto. Dopo la sua redenzione e aver deciso di combattere Ultron, entra a far parte degli Avengers, dove causa con i suoi poteri un incidente che darà il via agli eventi di Capitan America: Civil War, finendo per essere rinchiusa dal governo assieme ad altri supereroi perché non ha firmato gli accordi che disciplinavano le loro azioni. Liberata da Capitan America, sarà uno dei supereroi più forti ad affrontare Thanos.
Visione è una creazione di Ultron volta ad aiutarlo per distruggere gli Avengers; con l’intervento di vari supereroi, il piano di Ultron verrà sventato e Visione si unirà nella lotta contro di lui. In Civil War sarà dalla parte degli accordi che disciplinano i supereroi, scontrandosi con Wanda, colei che diverrà la sua compagna; è un portatore di una delle Gemme dell’Infinito e per questo Thanos e i suoi seguaci gli daranno la caccia in Avengers – Infinity War.
Come background per personaggi che hanno avuto decine di anni di fumetti che li hanno visti protagonisti non è molto, ma logicamente non si poteva mettere di più sul grande schermo visto il tempo a disposizione. Un peccato, perché ci sono storie molto belle che li riguardano; quindi iniziano un breve approfondimento su di loro e in questo articolo parliamo di Visione.
Visone disegnato da John BuscemaAppare per la prima volta nel 1968 in una storia di Roy Thomas e John Buscema, creato da Ultron per distruggere gli Avengers. Dopo averli attaccati, Visione però decide di passare dalla loro parte e combattere Ultron. Dopo diverse avventure col gruppo, si mette insieme a Scarlet (Wanda Maximoff), arrivando a sposarla e ad avere addirittura due figli nonostante la sua natura di androide. Dopo un suo malfunzionamento che lo porta a essere considerato una minaccia per il pianeta, viene smantellato per poi essere ricostruito da Henry Pym, ritornando sotto forma di uomo sintetico privo di emozioni (emblematica la sua assenza di colore, totalmente bianco, a indicare tale fatto). Lui e Wanda si lasciano, lavorando in due gruppi differenti di Avengers, con Visione che riprogrammatosi (e tornando a essere com’era in origine con la pelle rossa) riacquista la capacità di provare sentimenti, tentando di scoprire quell’umanità cui ha sempre voluto avvicinarsi; è da qui che Avengers: Infinity War prende il travestimento olografico che Visione usa per interagire con le persone e apprendere da loro che cos’è l’umanità. Molto belli i dialoghi sull’essere umani che Visione fa a Ultron in Ultron: Unlimited (storia del 1999 di Kurt Busiek con i bellissimi e particolareggiati disegni di George Perz, probabilmente una delle migliori trame dedicate a uno dei nemici più pericolosi affrontati dagli Avengers e a cui si sono ispirati per il film Avengers: Age of Ultron).
Altra storia dove viene mostrato il lato più umano di Visione è Red Zone, storia del 2003 realizzata Geoff Johns e disegnata dall’ottimo Oliver Coipel e che anticiperà (come se fosse un dejà vu) il fato cui andrà incontro Visione solo anno più tardi e che verrà in un qualche modo ripreso in Infinity War. Apparentemente, non sembrano esserci nessi con la storia Vendicatori Divisi del 2004 creata da Brian Bendis (amato/odiato per aver fatto sciogliere il gruppo dei Vendicatori per poi farli riunire poco dopo in una nuova formazione su cui spicca l’ingresso di Wolverine) e disegnata magnificamente da David Finch e il film Infinity War: Visione viene ridotto a pezzi da She-Hulk (cugina di Bruce Banner con i suoi stessi poteri), ma la reale causa della sua morte è Wanda che con i suoi poteri, inconsciamente, fa scatenare il caos che porta agli eventi narrati nella serie. Certo, nel film è una scelta sofferta ma voluta quella di Wanda di eliminare Visione per fermare Thanos eppure riprende qualcosa di già visto (anche se poi si sa chi davvero eliminerà nella pellicola Visione).
Visione Un po' peggio di un uomoPurtroppo, non sempre il personaggio di Visione è stato usato in maniera adeguata (a diversi non è piaciuto come Bendis lo abbia usato come cavallo di troia per permettere a Ultron di avere la meglio sugli Avengers, con i supereroi costretti a fare un viaggio nel tempo per sconfiggere il nemico) tra morti e ricostruzioni varie, ma sicuramente si distingue e andrebbe letta la storia Un po’ peggio di un uomo, un po’ meglio di una bestia (riferimento a un’opera di Shakespeare) realizzata da Tom King e Gabriel Hernandez Walta: per impedire che le emozioni per Wanda offuschino il suo giudizio, Visione formatta la propria sfera emotiva e si trasferisce in Virginia, dove cerca di creare una normale vita costruendosi una moglie, Virginia, e due figli, Vin e Vivian, uguali a lui. La quotidianità verrà sconvolta da un evento tragico, scatenando drammi familiari che scaveranno nel profondo dei personaggi e non solo. Bugie e silenzi che si aggiungono a una difficile integrazione in una società che li vede come diversi, a una ricerca di felicità dopo tanta sofferenza che ha portato a cercare di costruire una famiglia su misura, dove tutto è ordinato e può essere tenuto sotto controllo. Ma il controllo è solo un’illusione: tutto non può essere controllato, ci sarà sempre l’imprevedibile che manda a monte piani e sogni. E così Visione, che in questa storia ricorda il dottor Frankenstein, si ritroverà di nuovo ad avere a che fare con il dolore e quei sentimenti che così dolorosamente cerca di comprendere. Una storia cupa, anche agghiacciante, che non ha nulla dello stampo supereroistico che ci si potrebbe aspettare da un’opera Marvel, ma che merita di essere letta per capire meglio un personaggio che seppur non di primo piano, merita di essere conosciuto e approfondito.