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Il magazzino dei mondi 2

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Come nasce un Mondo

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Per quanto riguarda il mondo reale, la scienza negli ultimi decenni ha dato la sua spiegazione attraverso diverse teorie, tra le quali la più famosa è quella del Big Bang; per secoli invece le religioni di qualsivoglia parte del mondo attribuivano la sua creazione a entità superiori, che con la loro volontà ed energia avevano dato vita a tutte le cose.
Per quanto riguarda invece i mondi immaginari, tutto nasce da un’idea, che può sorgere in qualsiasi momento, per qualsiasi motivo; ne avevo già parlato in questo articolo narrando come aveva preso vita Storie di Asklivion – Strade Nascoste.
Ci sono autori che prima creano l’ambientazione, poi vi fanno agire i personaggi; altri lo costruiscono in base alla storia sviluppata dai protagonisti. Per me invece è stato un andare avanti di pari passo tra le due cose; mentre scrivevo la stesura di come si sarebbe sviluppata la trama, realizzavo la cartina del mondo, aggiungendo un pezzo alla volta.
E’ stato un piacere vedere come la matita dava forma alla geografia delle terre che i personaggi stavano attraversando o verso i quali erano diretti. E mentre città e regioni sorgevano, nasceva anche la storia che li aveva caratterizzati, episodi che nel passato li avevano resi famosi. Un mondo che si è ingrandito disegno dopo disegno, dando connotazioni sempre più precise e ampie allo scenario dove i personaggi vivono e lottano.
Un lavoro che non si è limitato a dare forma al palcoscenico per le vicende narrate nel romanzo, ma che è continuato, perché la storia che si era vista crescere aveva dato vita ad altre storie ed esse ad altri parti del mondo, lasciando spazio a vicende che sarebbero state narrate nei libri successivi.
Un lavoro che sta ancora crescendo perché ha ancora parti da sviluppare, ma che quando ci si sofferma a guardarlo dà un bel senso di soddisfazione e compiacimento, vedendo che la mappa ha raggiunto l’estensione di quattro fogli A4 ricchi di dettagli.
E’ proprio vero il passo della Genesi: “E Dio vide quanto aveva fatto ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno”. Un passo che rende molto bene i sentimenti nati dall’atto della creazione.