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The boy and the beast

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The boy and the beastThe boy and the beast (che, oltre al titolo, anche in parte della storia si rifà alla famosa favola di The beauty and the beast), racconta il legame che c’è tra Ren, un umano, e Kumatetsu, una bestia. I due vivono in mondi differenti ma vicini, dato che quello delle bestie è una sorta di mondo parallelo che può essere raggiunto dalla Terra da un passaggio segreto.
Ren, che all’inizio della storia ha nove anni, ha appena perso la madre (del padre non si sa ancora nulla) e deve andare a vivere con i parenti, ma non vuole e scappa lontano da essi. Rintanatosi in un vicolo di Shibuya, incontra due figure dall’aspetto bestiale, una di scimmia (Tatara) e una più grande di orso (Kumatetsu). Tra l’orso e il bambino c’è un lungo e intenso sguardo, con la bestia che gli domanda se vuole divenire suo discepolo. Ren, incuriosito, lo segue, scappando dalla polizia che lo vuole riportare a casa; si ritrova così all’improvviso nel mondo delle bestie, dove scopre che c’è una contesa tra Kumatetsu e Iozen (dall’aspetto di cinghiale), che lottano per succedere al posto del Gran Maestro che sta per trasfigurarsi in una divinità.
Kyuta, questo il soprannome dato da Kumatetsu a Ren per via della sua età dopo che non ha voluto rivelargli il suo vero nome, all’inizio non va d’accordo con la bestia (anche se, dopo averlo visto combattere con Iozen, ha deciso di stare con lui perché è solo, senza nessun supporto ma deciso a farcela con le proprie forze, proprio come lui), ma osservandolo e ricordando una frase della madre sull’immedesimarsi, impara come muoversi per anticipare l’avversario. Comincia così tra i due un connubio vincente, dove ognuno insegna qualcosa all’altro e, insieme, entrambi crescono e migliorano. Kyuta viene accettato dalle bestie, che all’inizio erano state contrarie al fatto che lui restasse perché gli umani erano predisposti a farsi possedere dalle tenebre, e grazie anche a Tatara e Hyahushubo (un bonzo dall’aspetto di maiale), acquisisce maggiore sicurezza.
A diciassette anni, Kyuta riattraversa per caso il passaggio segreto e finisce all’interno di una biblioteca, dove conosce una ragazza, Kaede, che lo aiuta a studiare e migliorare a leggere (è appassionato di Moby Dick), dato che la sua istruzione scolastica si è fermata a quando era piccolo. Da lì in poi comincia a fare la spola tra i due mondi, dato che vuole ritornare a studiare per iscriversi all’univerità, e magari andare a vivere col padre, che ha scoperto dove abita. In uno dei suoi viaggi vede in una vetrina il suo riflesso come un essere nero con un buco al centro del petto e ne rimane sconvolto; solo l’aiuto di Kaede evita di farlo impazzire.
Dopo essere stato assente a lungo dal mondo delle bestie, Kyuta vi ritorna proprio il giorno della sfida tra Iozen e Kumatetsu; il suo maestro e padre putativo sta perdendo, ma dopo il suo incoraggiamento e i suggerimenti su come muoversi, riesce a vincere l’incontro e così divenire il successore del Gran Maestro.
La festa è rovinata da un colpo a tradimento di uno dei figli di Iozen, Ichirohiko, che non accettando la sconfitta del padre, scaglia contro Kamatetsu la katana con i suoi poteri telecinetici, trafiggendolo alle spalle. Kyuta scopre che anche Ichirohiko possiede le tenebre e ha un buco al centro del petto, proprio come lui; si viene a sapere così che Ichirohiko è anche lui umano, adottato da Iozen quando era stato abbandonato in fasce.
Kyuta decide di inseguire Ichirohiko nel mondo umano e fermarlo, assorbendo lui e le sue tenebre all’interno del proprio corpo e poi togliendosi la vita con la spada. Sta per mettere in atto il suo piano e così salvare Kaede che è accorsa da lui (Ichirohiko ha assunto le sembianze di una balena blu dopo aver letto una pagina del libro Moby Dick caduto a Kyuta), quando dal cielo piomba sul terreno una spada luminosa: si tratta di Kumatetsu che, essendo divenuto Gran Maestro, ha chiesto al suo predecessore di svelargli il segreto per ascendere e prendere il suo posto, in modo da aiutare e salvare il discepolo. Kyuta la impugna e Kumatetsu diventa la sua spada nel cuore, proprio come gli aveva insegnato all’inizio del suo percorso d’apprendimento; sconfigge Ichirohiko ma non lo uccide, facendolo ritornare dalla sua famiglia adottiva.
Dopo i festeggiamenti per il pericolo evitato, Kyuta ritorna nel mondo umano, andando a vivere col padre e studiando assieme a Kaede all’università, con Kumatetsu che vive nel suo cuore e lo consiglia, vegliando sempre su di lui.
The boy and the beast è davvero un bel film, divertente e allo stesso tempo profondo, riuscito in tutte le sue parti e nei suoi personaggi. Molto azzeccato l’uso che viene fatto del romanzo Moby Dick, specie nella trasposizione del simbolismo che rappresenta lo scontro tra Ren/Kyuta e Ichirohiko. Molto apprezzato pure il ricordare Il libro della giungla di Kipling: come Mogli viene cresciuto dagli animali della giungla, così Ren viene aiutato nel suo percorso di crescita dalle bestie del mondo parallelo, ritornando in quello umano quando è cresciuto e ha i mezzi per cavarsela da solo.
Mamoru Hosoda ha fatto con The boy and the beast un ottimo lavoro.

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