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Necknominate: l'ennesima idiozia umana

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necknominateLe catene sono sempre esistite: prima si facevano per lettera, poi per sms, per mail e ora passano attraverso i social e i video.
Ultima catena che va tanto di moda ora, è quella per la raccolta fondi contro la Sla dove ci si versa addosso una tinozza d’acqua gelata. Secondo tanti un’iniziativa giusta (si può non essere concordi con tale affermazione) per una giusta causa (su questo si è tutti d’accordo) (sperando che l’intera raccolta di soldi vada alla ricerca), anche se ci sono modi migliori e più seri per raccogliere fondi senza far sì che diventi una moda dove mettersi in mostra, farsi notare e avere cinque minuti di notorietà.
Della stessa tipologia è il Necknominate, con la differenza che risulta molto più stupido, ma soprattutto molto più dannoso.
Di che cosa si tratta?
E’ l’ultima sfida su Facebook e che si sta diffondendo tra i teenager (ma colpisce anche più giovani di questa età): si viene nominati come al Grande Fratello (e si è pure orgogliosi di questa nomination) e secondo le regole non scritte di questo social network bisogna partecipare, altrimenti non si è nessuno. Il tutto è molto semplice: ci si filma mentre si beve tutto d’un fiato un boccale di birra (neck indica appunto il collo della bottiglia di birra), si posta il video e poi so nominano due prescelti che entro ventiquattr’ore devono fare altrettanto. Ma non ci si limita al boccale di birra: lo si sostituisce anche bicchieri di vodka o creando intrugli con superalcolici (pubblicando anche la ricetta dopo averla bevuta).
Non bastasse l’alcol utilizzato come collirio al ‘binge drinking’, i drinking games, i tradizionali giochi da tavola utilizzati nelle varianti alcoliche a vere e proprie sfide a chi si ubriaca di più, adesso dall’Australia è giunta pure questa deleteria moda. Tanti si giustificano che lo fanno tutti, che una birra non fa male, che tutti almeno una volta si sono ubriacati, cercando di far passare per normale qualcosa che invece normale non è, non considerando il pericolo che possono avere i superalcolici sul corpo di un adolescente: non sono rari i casi di ragazzi andati in coma etilico, arrivando anche al caso in Inghilterra di un bambino di dieci anni morto a causa di tale gioco.
Anche se non lo si vuol far vedere, il fatto è grave.
Uno, perché dimostra quanto è grande il potere che ha il branco sul singolo e quanto sono influenzabili e deboli i giovani, non supportati da un’educazione adeguata.
Due, perché dimostra la mancanza di coraggio di non partecipare a una vera e propria idiozia, abbruttendosi e imbarbarendosi fino a non sapere più nemmeno chi si è.
Tre, perché si sottovalutano i danni che l’alcol può causare ai giovani (morte, coma, dipendenza), senza contare sul fatto che oltre a un pericolo per sé, i giovani in questo stato sono un pericolo anche per gli altri.
Quattro, perché si dimostra il vuoto di valori che esiste e quanta importanza ha l’apparire.
Cinque, perché se è su questi giovani che si deve costruire la prossima società e il futuro, si è messi davvero male e non c’è speranza: non bastassero i danni fatti dalla precedenti cosiddette “classi dirigenti”, altri se ne andranno ad accumulare, scivolando ancora più in basso.
O si mette la testa a posto e la si smette con il permissivismo, i metodi di Benjamin Spock, e si comincia davvero a seguire i giovani, a educarli, a dare dei no decisi quando serve, oppure lo scenario è davvero fosco.

5 comments to Necknominate: l’ennesima idiozia umana

  • Se consideriamo che negli scorsi anni è andata di moda una cosa assurda come il balconing ( http://it.wikipedia.org/wiki/Balconing ) e ora non se ne sente più parlare, c’è sempre speranza. Forse quelli che volevano fare il balconing ormai si sono sfogati. Tra ossa rotte, lunghi periodi di riabilitazione e qualcuno che è finito al cimitero, i superstiti si sono rinsaviti? Chissà. C’è speranza anche per gli alcolizzati?

    • C’è da sperare che dinanzi a cose come queste, si cominci a rifletterci un po’ sopra prima di seguire certi esempi. E non vi si dia seguito.

  • Credo che l’impulso a correre dei rischi ci sarà sempre. Lo rispetto, quando fatto in modo consapevole e lucido, non ovviamente come in queste follie da ubriachi.

    • In modo consapevole, sì, è comprensibile. Per andare dietro al branco, perché lo fanno in tanti, è solo un modo per creare situazioni sgradevoli.

  • […] stia dilagando è un fatto: il presente e il recente passato sono pieni di esempi. Tra necknominate e knock-out game, trasmissioni che badano solo al gossip, social network usati più che altro per […]

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