Una news giunge da oltre oceano: sta per essere pubblicata una nuova opera di Brandon Sanderson, Mistborn. The Alloy of Law, il quarto capitolo della saga di allomanti e feruchemici. Lo scrittore americano ha dato una nuova impronta alla serie; solitamente sono un pò diffidente quando vengono prese decisioni del genere, un pò perché ci si è affezionati all’ambientazione conosciuta e ai suoi personaggi, un pò perché non sempre il nuovo è all’altezza del precedente, ma in questo caso sono curioso (e anche fiducioso) di scoprire il nuovo romanzo. Brandon Sanderson ha dimostrato di saper gestire bene i cambiamenti, sia per quanto riguarda la serie dei Mistborn sia per avere preso in mano le redini di un’opera monumentale qual è La ruota del Tempo di Robert Jordan.
Non resta che rimanere in attesa della traduzione in italiano del suo nuovo lavoro (almeno per chi non ha una gran padronanza della lingua inglese).
Piccola nota. Alle volte penso che bisognerebbe ringraziare che scrittori come Sanderson, Erikson, Jordan, King, Brooks, Rothfuss non sono nati in Italia, perché se fosse stato così ci scorderemmo di leggere le loro opere; opere di spessore, in tutti i sensi. Ma proprio a causa di questi valori (la lunghezza dei volumi, la complessità dell’intreccio, il portare avanti la storia con più personaggi) che in Italia non avrebbero trovato spazio per la pubblicazione, dato che vengono privilegiati volumi di non più di trecento pagine, con storie lineari, con il fulcro delle vicende che ruota attorno a storie “d’amore”.
Questo è il mercato attuale. Ma non chiamatelo letteratura, neppure di genere: è solo consumismo, sfruttare la moda del momento.
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