Nel 1999 la Black Isle faceva uscire Planescape: Torment, un videogioco di ruolo sviluppato per computer basato sulle regole di Ad&D (Advenced Dungeon & Dragons) con ambientazione il multiverso di Planescape. Uno dei migliori videogiochi realizzati di sempre per quanto riguarda trama, storia e dialoghi (in questo articolo se ne parla approfonditamente): proprio questi elementi sono stati il punto di forza del gioco più dei combattimenti. Ottima è stata la caratterizzazione dei personaggi rendendoli caratteristici e indimenticabili: un cadavere condannato alle fiamme eterne che continua a esistere, una sboccata ladra tiefling, una bellissima dama spettrale, una stupenda succuba che ha scelto la via della castità, un drone (unico tra i suoi simili) ad avere una personalità, un’armatura infestata dal fantasma di chi un tempo l’ha indossata. Senza contare il fantastico due che si ha all’inizio del gioco composto dal protagonista Nameless One (individuo dall’aspetto pieno di cicatrici con la mente che gli gioca strani scherzi che a seguito di un rituale grazie al quale non può morire, ma si “rigenera” ogni volta che sembra essere deceduto) e il fido compagno Morte, un teschio fluttuante dalla parlantina sciolta e sempre pronta che proviene da un’altra dimensione, il piano infernale di Baator, dove era parte dalla colonna di teschi.
Un duo che fa venire in mente uno più recente, quello composto da Deadpool e Headpool nella storia creata da Victor Gischler per il volume della Marvel In viaggio con la testa. Una storia stravagante, alle volte quasi geniale, che riprende fatti narrati nella saga Marvel Zombi, capace di far ridere per le sue bizzarrie e per il protagonista sopra le righe. Per chi volesse scoprire di più, in questo articolo si possono scoprire maggiori elementi sia sul volume citato, sia sul suo protagonista.
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