
Allomancer Jak and the Pits of Eltania, Episodes Twenty-Eight Through Thirty è una novella di Brandon Sanderson legata al mondo di Mistborn-La legge delle Lande, ma che non ha nulla a che vedere con i protagonisti di questo libro. La storia vede come protagonista l’avventuriero Jak, alla ricerca del Tesoro del Sopravvissuto (chi conosce la prima trilogia di Mistborn, sa che ci si riferisce a Kelsier) custodito dai Koloss, ed è raccontata in prima persona, con note apportate dal suo maggiordomo Handerwym. Jak è uno che le spara grosse, con la sua versione dei fatti che non corrisponde mai alla realtà (con sommo rammarico del suo maggiordomo, che non fa altro che correggere gli strafalcioni che scrive per renderli pubblicabili); nell’avventura narrata, si ritrova imprigionato e privo di metalli, ma questo non basta a fermarlo: grazie alle sue abilità, Jak riesce a uscire dai guai e a raggiungere il suo obiettivo, oltre a salvare la pelle e quella dei suoi compagni.
Allomancer Jak and the Pits of Eltania è un racconto che non si vuole prendere sul serio, con un Sanderson che fa dell’ironia e gioca su un personaggio che non ha nulla di eroico (anche se lui la pensa diversamnete); una storia leggera, ma che non riesce però a divertire davvero perché troppo inverosimile e caricaturale. Non si riesce a provare simpatia per il protagonista, che in alcuni frangenti può ricordare un Don Chisciotte in versione western, anche se non raggiunge il livello del personaggio di Chervantes. Di tutti i lavori di Sanderson, questa è sicuramente quella meno riuscita: si può tranquillamente evitare di leggerla, perché lo scrittore statunitense ha dato il meglio in altre sue novelle (senza andare a scomodare i suoi lavori migliori).
[…] di essi avevo già parlato in precedenza: L’anima dell’imperatore, L’undicesimo metallo, L’allomante Jack e le fosse di Eltania, Ombre per Silence nelle foreste dell’Inferno, Sesto del Vespro. Dopo averli riletti, le […]