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2021 che se ne va

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Il 2021, come il precedente, è stato un anno in cui la pandemia ha imperversato: i contagi sono sempre tanti, i morti sono stati di meno ma sono stati comunque troppi. Ancora non si vede la luce in fondo al tunnel e, con i chiari di luna che ci sono, si è ancora ben lontani dal vederla. Sono stati creati i vaccini e, anche se hanno aiutato e hanno rallentato un poco la forza del virus, non sono l’arma risolutiva che si sbandierava quando si è iniziato a vaccinare; di certo non si potranno fare ogni pochi mesi delle dosi aggiuntive, non è così che se ne esce.
Il governo non ha fatto altro, ancora una volta, di dimostrare di non sapere come agire, andando avanti per tentativi, cambiando le cose moltro frequentemente, non facendo altro che creare confusione e irritazione. Nonostante ciò, le forze politiche non hanno fatto altro che autocelebrarsi ed esaltarsi per una possibile ripresa economica nel 2022. Spesso però ci si è voluto dimenticare quanto è cresciuto il numero dei morti nel mondo del lavoro.
Non ci si è dimenticati tuttavia di sbandierare la vittoria agli Europei di calcio e le medaglie vinte alle olimpiadi.
Anche se si è cercato d’indorare la pillola, questa rimane amara, molto amara.
Di questo 2021 tuttavia c’è un’immagine che merita di essere salvata e ricordata: la gioia di Contrafatto, Sabatini, Caironi nella vittoria tutta italiana nei 100 metri femminili T63 ai Giochi Paralimpici di Tokyo. Una gioia che è simbolo di come le avversità possono essere superate e vinte, indipendentemente da quanto possano essere limitanti.Che questo possa essere di esempio per tutti, perché dalle difficoltà se ne esce con determinazione, impegno e anche rabbia. Quella rabbia che non fa arrendersi e spinge a superare quegli ostacoli che la vita e spesso anche gli altri mettono sul percorso, per fare sì che il 2022 possa essere finalmente un anno migliore.

La vittoria del 2021 di Contrafatto, Sabatini, Caironi alle Paraolimpiadi di Tokyo

2 comments to 2021 che se ne va

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