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Libro cartaceo vs. e-book

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Al giorno d’oggi la lettura di un articolo o un’opera non è più solo affare cartaceo, ma grazie allo sviluppo tecnologico è possibile leggere anche sullo schermo di dispositivi come desktop, cellulari, i-pad, i-phone, e-reader.
In rete molte sono le opinioni a favore dell’uno o dell’altro. Riassumiamo i pro e i contro di ciascuna versione.

Libro cartaceo

Libro cartaceo

Pro

– La sensazione tattile di avere un oggetto in mano, il piacere di sfogliare le pagine.
– Se cade a terra i rischi che si danneggi seriamente sono minimi.
– Anche se si danneggia, si può ripararlo da soli (in caso di strappo di una pagina si usa nastro adesivo, la colla se avviene un distacco della medesima dalla rilegatura).
-Salvo proprie dimenticanze, il libro cartaceo non può essere perso, rimane nella libreria dove si è messo e lo si può sempre trovare (si vedrà in seguito il motivo di tale precisazione).
– Non dipende dall’energia elettrica: in una ipotetica lunga assenza di tale fonte che porti a non poter utilizzare i dispositivi elettronici, il libro potrà sempre essere letto.

Contro

– Il costo. Come tutte le cose, il libro sta diventando sempre più caro, visto specialmente che non è un bene primario (ci sarebbe da precisare che cultura e conoscenza sono indispensabili, anche se non rientrano negli elementi primari della sopravvivenza, perché è importante pure il come si vive, cosa che la consapevolezza è in grado di dare).
– Occorre avere spazio dove poterlo mettere.
– Se si vogliono ritrovare brani particolari si devono usare segnalibri.
– Se si vuole ritrovare un brano ma non ci si ricorda il punto esatto (e non lo si è segnato da qualche parte) si impiega tempo e fatica per ricercarlo.
– Occorre spolverarlo perché prende polvere.
– A meno che non lo si ordini su internet e lo si faccia consegnare a casa propria, occorre spostarsi per reperirlo.
– Se non lo si trova subito in libreria, occorre ordinarlo e aspettare che arrivi (con tempi che vanno da pochi giorni a qualche mese).
– Toglie spazio in valigia se si vuole averlo con sé in vacanza o per qualsiasi motivo per il quale occorra viaggiare ( e più di tanti non se ne può portare perché possono divenire letteralmente un peso).
– Se è usato un carattere di stampa piccolo, si possono avere difficoltà di lettura e un maggiore affaticamento degli occhi.
– I magazzini possono esaurire le stampe del volume che si vuole.
– Può andare fuori catalogo e per questo divenire difficile reperirlo.

E-Book

ereader, dispositivo per leggere e-book

Pro

– Il costo più basso della versione cartacea. Una volta acquistato il dispositivo su cui leggere il file, si ha un notevole risparmio, specie se si è accaniti lettori.
– Non ha bisogno di spazio, dato che è un semplice file che sta all’interno di un dispositivo elettronico.
– Non ha alcun peso per la ragione specificata nel punto sopra.
– Si possono avere sempre con sé centinaia di opere.
– Non si esaurisce mai, è sempre reperibile e non va fuori catalogo (a meno che non venga tolto dallo store in cui viene venduto).
– La possibilità di modificare il carattere di lettura, per avere una lettura più piacevole, con conseguente minore affaticamento della vita.
– Se si vuole ritrovare un brano, con la funzione “cerca” lo si ha subito a disposizione, senza sforzi di memoria o ricerche andate a vuoto.
– Quando lo si vuole acquistare, lo si ha subito a propria disposizione, senza spostarsi da casa, basta avere una connessione internet e una carta di credito.
– Se si sta leggendo un testo in una lingua diversa da quella di origine, ci sono dispositivi che hanno integrati vocabolari per tradurre i termini che non si conoscono all’istante.
– Possibilità di mettere note e segnalibri in modo molto più pratico rispetto a come si fa con il cartaceo.

Contro

– Se il dispositivo ha la batteria scarica, non si può leggere nulla.
– In una ipotetica lunga assenza di energia elettrica che porti a non poter utilizzare i dispositivi elettronici, non si può leggere nulla.
– Dipendenza da un dispositivo elettronico.
– Cosa difficile, ma se il file si danneggia non può essere riparato.
– Se il dispositivo su cui si legge cade a terra, le possibilità che i danni siano maggiori di quando cade un libro sono più elevate: i componenti elettronici sono più delicati della carta e più sensibili a urti e acqua.
– Se il dispositivo elettronico si danneggia, occorre l’intervento di un tecnico, difficilmente si è in grado di ripararlo da soli, a meno che non si abbiano le conoscenze e i mezzi per attuare la riparazione; questo significa che si può restare senza letture per un certo tempo, dato che l’intervento tecnico può richiedere tempo (carichi di lavoro precedenti da smaltire, far arrivare i componenti necessari per la riparazione nel caso non si abbiano a disposizione).
– E’ vero che le case produttrici asseriscono di testare a lungo i dispositivi elettronici su cui si legge (e-reader, i-phone, i-pad), ma è anche vero che molte tendono a voler ridurre i costi, a discapito della qualità: un prodotto elettronico può presentare una difettosità che crea malfunzionamento e per la quale occorre l’intervento di un tecnico.
– Può succedere che lo store dove si sono acquistati gli e-book blocchi l’utente.
– Se si è clienti Amazon e a un certo punto non si vuole più esserlo, cancellando la propria registrazione e volendo migrare verso altri lidi, non è più possibile leggere gli e-book che si hanno, perdendo tutta la propria libreria: di questo bisogna ringraziare il DRM (dispositivo di protezione). L’e-book è considerato un servizio, non un libro, e pertanto, se si rompono in contatti con chi ha erogato il servizio, si perde tutto e non resta nulla in mano, solo file inutilizzabili.

Da questa analisi, il libro fisico risulta essere inferiore come tecnologia all’e-book, meno pratico e immediato, data la multimedialità della versione elettronica, e pertanto uscirne sconfitto. Ma ci sono fattori che lo fanno rivalutare, dato che una volta acquistato, l’utente non deve dipendere da nessuno e non deve sottostare ai capricci della tecnologia o di colossi come Amazon che possono decidere di bloccare il servizio da dare a un utente (cosa difficile, dato che una cosa del genere comporterebbe una pubblicità negativa, con conseguente perdita economica, ma non impossibile).
Se è vero che la tecnologia è una gran cosa, occorre ricordare che dipendere troppo da essa non è mai un bene; soprattutto occorre ricordare che dare troppo potere a colossi come Amazon, che vogliono monopolizzare il mercato con la sua tattica aggressiva e speculativa per essere gli unici fornitori e rendere dipendenti a sé e ai suoi prodotti i clienti, può portare a scenari rientranti in quelli descritti in 1984 di George Orwell.