di cui non ho comprensione: atteggiamenti, ripetersi di errori e copioni, alle volte con una cadenza e una cronicità quasi cronica. Forse questo accade perché ci sono delle lezioni che la vita vuole trasmettere e far sì che facciamo nostre.
Ma non era questo di cui volevo parlare. Certo, il discorso sarebbe ampio e interessante, ma quello che mi ha fatto pensare a cose che non capisco è molto meno filosofico, più concreto e riguarda l’editoria e le sue scelte: di pubblicazione, di mercato, di prezzi.
Ecco proprio quest’ultimo punto, il prezzo, mi ha fatto sorgere alcuni dubbi. Di esempi ce ne sarebbero tanti, ma prendo in questione un autore i cui suoi libri sono pubblicati dalla stessa casa editrice, quindi non si corre il rischio di avere approcci o strategie diverse.
L’autore in questione è Brandon Sanderson e l’editore Fanucci. I dubbi sono sorti con la nuova edizione del ciclo Mistborn.
Già quando uscì La Via dei Re, ritenni il prezzo applicato per tale tomo eccessivo (30 E). D’accordo, il romanzo è corposo (più di milleduecento pagine) si è mantenuta la copertina originale, la copertina è rigida con sovraccoperta, cartine a colori, illustrazioni all’interno e all’inizio dei capitoli, ma in altri paesi il prezzo era minore (20 E), avendo lo stesso formato.
Il Conciliatore, volume sempre corposo (quasi settecento pagine), sempre copertina rigida con sovraccoperta, è stato pubblicato con un costo di 16.90 E.
In questo mese è uscito il nuovo romanzo pubblicato in Italia di Sanderson, La legge delle Lande, sempre della serie Mistborn: lungo 341 pagine, rilegato in brossura, ha un prezzo di 14.90 E. Due euro di differenza con il libro precedente, che ha il doppio di pagine e una rilegatura differente.
Con questa nuova uscita, è stata pubblicata anche la nuova edizione dei tre volumi della saga Mistborn che l’hanno preceduto (L’Ultimo Impero, Il Pozzo dell’Ascensione, Il Campione delle Ere) a un prezzo di 16.90 E rispetto al precedente che era di 22 E. Le uniche cose che sono cambiate sono le copertine (di qualità e impatto molto minore rispetto alle precedenti), mentre la rilegatura è sempre la stessa, così come il formato, dato che si ha lo stesso numero di pagine; può essere cambiato il tipo di carta usata, ma cinque euro e passa di differenza mi sembrano eccessivi con solo questi cambiamenti, dato che praticamente si è di fronte allo stesso libro. Non mi lamento del nuovo prezzo, ma di quello precedente.
Sarebbe interessante conoscere come vengono ponderate e prese certe decisioni.
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