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Jonathan Livingston e il Vangelo

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Il magazzino dei mondi 2

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In questo giorno, nel 2010, prendeva vita Le Strade dei Mondi. E’ trascorso un anno da quando ho postato il primo post e da allora ne sono seguiti altri, di vario genere. Dall’attualità alla letteratura, dai film alla fotografia; ho spaziato su diversi fronti, toccando parti di un argomento più grande: la vita. E’ questo l’intento che mi ha spinto a scrivere le pagine del sito che gestisco: approfondire, osservare, scoprire gli aspetti che fanno parte dell’esistenza e che la rendono meravigliosa. Ma anche terribile. Perché la vita è fatta di ricchezze e miserie, di riso e di pianto e bisogna essere consapevoli di queste dualità molteplici, perché reprimere o dimenticare anche un solo aspetto porta sempre delle conseguenze che prima o poi mostrano il conto da pagare.
E’ normale, quando si fa un percorso e si arriva a certe tappe, fermarsi e fare un quadro della situazione, fare valutazioni su quanto fatto. Certo, si potrebbe parlare di quante visite e visitatori ci sono stati, di quanti articoli e commenti sono stati postati, ma sono soltanto numeri e i numeri non fanno comprendere se si è raggiunto l’obiettivo prefissato: lo si può capire solo vedendo se questo percorso ha portato avanti o si è rimasti fermi sempre a quel punto.
Posso costatare che scrivere sul sito mi ha aiutato ad affinare la scrittura, (lato di me scoperto una decina d’anni fa, per gioco; con il senno di poi ci si accorge che questo lato è sempre stato presente, che l’immaginazione stava aspettando il momento opportuno per essere incanalata e dare forma alle sue creazioni), ad avere un diverso occhio critico su cosa scrivo e su come lo scrivo.
Rispetto agli intenti iniziali il campo d’azione si è allargato: non comunico più solo attraverso la scrittura, ma utilizzo anche la fotografia. E si sa che un’immagine può trasmettere molto di più di tante parole.
Aprire il sito mi ha spinto verso altri lidi e da qui è nato il mio scrivere su Fantasy Magazine, approfondendo un argomento, il fantastico, che mi è caro e che può dare davvero molto. Perché il fantastico non è quella mera operazione commerciale di questi ultimi anni atta a far soldi e a pubblicare opere di mero consumo, ma ha radici profonde, che arrivano ai miti e alle leggende, agli archetipi, alle tradizioni antiche. Favole, qualcuno potrebbe obiettare, semplici sceneggiature, ma gli antichi greci, e non solo loro, sapevano che le storie avevano una grande forza, avevano il potere della rivelazione, di far scoprire i lati dell’esistenza presenti in sè, negli altri, nel mondo e facenti parte di un copro più grande di cui tutti facciamo parte.
Le Strade dei Mondi mi ha fatto confrontare con altre persone che scrivono in rete e ha dato modo di conoscerle anche di persona. Sono stati incontri piacevoli e positivi: è sempre così quando si possono condividere interessi e passioni e ci si può confrontare in maniera costruttiva.
Questi sono stati gli elementi che hanno reso l’esperienza del sito meritevole d’essere stata fatta, facendone un quadro positivo.